Banche, 2013 anno nero della reputazione etica

Banche, il lupo perde il pelo ma non il vizio e il vizio non piace all’opinione pubblica. Secondo uno studio dell’Institute of Business Ethics, nel corso del 2013 il 37 per cento di tutte le polemiche inerenti temi etici ha riguardato il settore finanziario. I ricercatori hanno passato al setaccio 500 storie di cui si

Banche, il lupo perde il pelo ma non il vizio e il vizio non piace all’opinione pubblica. Secondo uno studio dell’Institute of Business Ethics, nel corso del 2013 il 37 per cento di tutte le polemiche inerenti temi etici ha riguardato il settore finanziario. I ricercatori hanno passato al setaccio 500 storie di cui si sono occupati i media britannici, rilevando che il tema che ha creato più indignazione in merito ai comportamenti di banche e assicurazioni è relativo alle politiche di remunerazione dei dirigenti.

 

Che cosa ha creato più scalpore? Hsbc ha dato bonus per oltre un milione di sterline a ciascuno dei suoi 200 manager di prima fascia. Ha fatto molto discutere anche la scelta di Rbs che, dopo aver accumulato negli ultimi quattro esercizi un rosso di 35 miliardi di sterline, la scorsa estate non ha voluto rinunciare a premiare i propri dirigenti staccando un bonus superiore ai 600 milioni di sterline. Inoltre, nomi come Rbs e Hsbc, con Barclays, Ubs, Deutsche Bank e JP Morgan e altri istituti di credito di primissimo piano sono stati toccati dallo scandalo Libor.

 

L’andazzo relativo ai bonus non sembra essere cambiato: Barclays qualche mese fa ha annunciato che entro fine anno taglierà posti di lavoro per 10-12mila unità, ma ha deciso di aumentare del 10 per cento l’ammontare dei premi a 2,4 miliardi di sterline.

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