
La più grande valutazione sullo stato dei rettili è stata recentemente pubblicata sulla rivista Nature. Il risultato? Uno su cinque rischia l’estinzione.
Un gruppo di scienziati ha pubblicato un sorprendente filmato di un’orsa polare intenta a cacciava una renna alle isole Svalbard, in Norvegia.
Per la prima volta, un’orsa polare è stata filmata mentre stava cacciando una renna. La scena è stata immortalata nell’arcipelago norvegese delle Svalbard e ha lasciato interdetti gli scienziati. Tale tipo di caccia da parte degli orsi rappresenta infatti una novità che sembra essere dipesa direttamente dagli impatti sugli ecosistemi provocati dai cambiamenti climatici.
A documentare l’accaduto è un articolo apparso sulla rivista scientifica Polar biology all’inizio dello scorso mese di ottobre. Il filmato, tuttavia, risale al mese di agosto del 2020. Protagonista un’esemplare femmina di orso polare. Secondo i ricercatori autori dello studio, tale specie potrebbe aver cominciato a modificare le proprie abitudini alimentari a causa della fusione dei ghiacci polari.
Il filmato mostra la renna che, inseguita dall’orsa, tenta di mettersi in salvo gettandosi in acqua. Ma la fuga si arresta quando la cervide muore annegata, sotto il peso del mammifero. Quest’ultimo ha quindi potuto portare la preda a riva per divorarla. Gli scienziati hanno precisato che “non esistono fonti che abbiano citato, prima del Duemila, l’attacco di un orso polare a delle renne sulle isole Svalbard”. E i casi si starebbero moltiplicando negli ultimi tempi.
Normalmente, gli orsi polari si cibano di foche o pesci. “L’Ursus maritimus, tuttavia, rappresenta una delle specie più minacciate dal riscaldamento globale – ricordano gli autori dello studio -, a causa del rapido calo della calotta. Essa è infatti utilizzata come superficie utile per cacciare soprattutto le foche, particolarmente grasse e perciò altamente nutrienti”.
“Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, un numero crescente di orsi polari si è visto costretto a rimanere più a lungo sulla terraferma. Il che ha limitato fortemente l’accesso alla prede”. Al contempo, alle Svalbard la popolazione di renne – riferisce il quotidiano francese Novetich – è aumentata in modo consistente (la caccia è vietata), tanto che si contano ormai 20mila esemplari, a fronte di circa 300 orsi polari. Gli scienziati hanno sottolineato infine come non si possano trarre conclusioni da un caso specifico, ma hanno confermato il fatto che l’orso polare si trova sempre più in difficoltà.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La più grande valutazione sullo stato dei rettili è stata recentemente pubblicata sulla rivista Nature. Il risultato? Uno su cinque rischia l’estinzione.
Il riscaldamento globale sta portando alcuni orsi polari a cibarsi di delfini. Il fenomeno inedito è stato osservato da alcuni ricercatori norvegesi.
Il 2014 è stato un anno bruttissimo per gli orsi polari che vivono al Circolo polare artico. Ma le cause sono ancora da chiarire.
Istituito nel 1922, il Parco nazionale del Gran Paradiso è il più antico d’Italia e al suo interno vivono specie che sono state salvate dall’estinzione.
Grazie all’associazione Friends of bonobos, un gruppo di 14 esemplari è stato reintrodotto nella foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo.
Il riscaldamento globale è un pericolo per alcune specie di volatili dell’arco alpino. Lo dimostra uno studio recente che, tuttavia, suggerisce anche il rimedio.
Mentre eravamo occupati a distruggere altro, la natura se l’è cavata meglio. 14 notizie positive in occasione dell’Earth day 2022, la Giornata della Terra.
La fecondazione assistita potrebbe salvare i koala, consentendo al tempo stesso di risparmiare denaro da destinare alla conservazione.
Scienziati e ambientalisti stanno lavorando per proteggere le specie endemiche dai cambiamenti climatici che danneggiano la biodiversità della Grecia.