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Movimenti flessuosi e respirazione profonda rendono il Qigong una pratica ideale per il benessere psico-fisico ed energetico.
Disciplina utilizzata dai cinesi sin dall’antichità, il Qigong può essere definito come una forma di meditazione in movimento, che permette di equilibrare il flusso dell’energia in tutto il corpo. Rappresenta la base da cui partire per poi praticare le arti marziali. Fra i testi più importanti che hanno contribuito alla sua diffusione in Occidente vi è l’I Ching, il libro dei mutamenti, dove si parla dei cicli della natura e dell’energia naturale. Liberamente tradotto, il termine Qigong significa “la coltivazione e conservazione dell’energia vitale” o, semplicemente, “lavorare con il Qi”.
Questa millenaria tradizione si è diramata in varie correnti tra cui quella buddhista, confuciana e taoista. Gli elementi che lo contraddistinguono sono essenzialmente quattro: respirazione consapevole; movimenti lenti e morbidi; concentrazione mentale; meditazione. Nel Qigong è importante raggiungere l’equilibrio e la consapevolezza del centro del corpo, per armonizzare il flusso del Qi. Raggiunta questa condizione, i livelli energetici possono scorrere a livello ottimale, assicurando benessere fisico emotivo e mentale. Equilibrio e stabilità presuppongono azioni e stili di vita in sintonia coi cicli e gli elementi della natura.
Per creare un’armonia interna ed esterna è importante proteggere e nutrire le tre zone del corpo – la testa, il centro e la parte inferiore dell’addome –, in cui vengono conservate le qualità essenziali chiamate i “tre tesori”, ovvero Shen, Qi e Jing: queste sono forme di energia che si collegano al corpo, al respiro e alla mente. Jing e Shen sono anche definite come le forme yin e yang (tipiche del taoismo) del Qi. I punti del corpo considerati di estrema importanza sono quindi: la sommità del capo, le sopracciglia, la lingua, il cuore, l’ombelico, i reni, il perineo, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Altro elemento centrale nel Qigong è il controllo dell’inspirazione e dell’espirazione, un’autodisciplina che permette di aumentare la forza e la concentrazione, oltre che la stabilità psico-emotiva. I vari esercizi aiutano a essere più consapevoli dei propri pensieri e del respiro: ciò crea una concordanza fra l’essere e la natura. Per realizzare l’armonia fra l’energia dell’individuo e quella del macrocosmo è indispensabile adottare uno stile di vita con regole ben precise, tra cui: seguire un’alimentazione sana ed evitare stress prolungati.
Una delle pratiche più efficaci e semplici del Qigong per sciogliere le rigidità del collo e per eliminare le tensioni, tipiche di chi lavora al computer, è la seguente: possibilmente distesi su un morbido tappetino, rilassatevi con una serie di respiri e poi allungatevi estendendo gambe e braccia. Chiudete gli occhi e appoggiate le mani sull’ombelico, ponendo l’attenzione verso il plesso solare. Quando vi sentite rilassati, intrecciate le dita delle mani davanti all’inguine, alzate le braccia e appoggiatele sulla nuca. Espirate e ripetete almeno tre volte.
Il Qigong prevede esercizi eseguiti camminando (per esempio, con rotazione delle spalle o con orientamento verticale delle mani), da seduti, ideali per la calma e la concentrazione, e da sdraiati. Il momento migliore per praticarlo è la mattina presto, possibilmente al sorgere del sole, quando i ritmi della natura e dell’uomo si risvegliano, ed è possibile creare più facilmente una connessione fra loro. Afferma un’antica massima del Qigong: “Nel riposo siate come una sequoia. Nel movimento come l’acqua e le nubi. Quando il Qi circola libero e rigoglioso, nella neve sbocciano i fiori”.
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