Cosmofobia

Un bel libro, moderno, che restituisce al lettore l’immagine di una realtà complessa, multietnica e variegata.

Siamo a Lavapiés, popolare quartiere madrileno. Siamo nei
pressi di Atocha (una delle sedi degli attentati dell’11 marzo
2004), non lontani dal famoso museo Reina Sofia.
E’ un quartiere popolare, multietnico. Dove se è vero che ci
sono tante razze, è anche vero che non c’è
un’integrazione completa tra di loro.
Eppure in queste storie dei punti di contatto si
trovano…

Lavapiés fa da sfondo alle storie che si dipanano e si
intrecciano in queste pagine.
Con abile, ma semplice maestria l’autrice ci mette a contatto con
un microcosmo variegato. Con storie d’amore, di affetto, di
successo. Con storie di bambini e di adulti.
Nodi delle vicende sono la ludoteca per i più piccoli e il
centro di autoaiuto frequentato da donne. Sono gli operatori
sociali e coloro che frequentano il centro che si raccontano e si
fanno raccontare.
Persone di diversa provenienza, di diverso ceto sociale, che
però si trovano alle prese con problemi comuni. Ed è
qui che le differenze svaniscono e il racconto si fa più
intenso.

Un bel libro, moderno, che restituisce al lettore l’immagine di
una realtà complessa, multietnica e variegata.
Un libro da leggere perché è avvincente e piacevole e
perché lo stile ironico, pungente lo rende ancora più
appetibile.

 



Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Ultima chiamata

Il regista Enrico Cerasuolo con la collaborazione di Gaetano Capizzi, direttore di Cinemambiente, e di Luca Mercalli, uno dei più famosi climatologi italiani, hanno deciso di farne un documentario che cerca di capire, a quarant’anni di distanza, se siamo ancora in tempo per cambiare le nostre abitudini, se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata.

Ambrosoli. Qualunque cosa succeda

La storia di Giorgio Ambrosoli raccontata dopo trent’anni dal figlio, che ricostruisce i fatti attraverso i ricordi, le agende del padre, i documenti processuali, articoli e filmati d’archivio.

Salva i ciclisti

Con il cancelletto davanti queste parole le avrete viste su social network, siti, giornali, blog.