
I ghiacciai della Groenlandia fondono, le culture scompaiono: Takkuuk dei Bicep racconta clima e voci indigene tra ghiaccio, musica e tradizione.
Primo dei due grandi capolavori del gruppo con Neil Young in formazione – il secondo è Four Way Street – Déjà Vu (Atlantic, 1970) è uno dei grandi album della scena West Coast, frutto di contributi individuali e registrato in maniera certosina (la lavorazione del disco richiese più di 800 ore di lavoro in studio).
Primo dei due grandi capolavori del gruppo con Neil Young in formazione – il secondo è Four Way Street – Déjà Vu (Atlantic, 1970) è uno dei grandi album della scena West Coast, frutto di contributi individuali e registrato in maniera certosina (la lavorazione del disco richiese più di 800 ore di lavoro in studio).
Uscito l’11 marzo 1970, l’album fu anche un grande successo di pubblico, raggiungendo la prima posizione della classifica di Billboard grazie a singoli di enorme popolarità. Woodstock, Teach Your Children, Our House e Carry On sono infatti le canzoni più famose, anche se tutto l’album è quasi Greatest Hits. In altri termini, Déjà Vu rappresenta un vero e proprio manifesto della “controcultura” di quegli anni.
E’ stato anche uno degli album più attesi della storia – per molti CSN&Y erano i “nuovi Beatles” – e contribuì in maniera netta al successo delle carriere soliste dei quattro membri e dei rispettivi (splendidi) dischi pubblicati subito dopo: After the Gold Rush di Neil Young, Stephen Stills di Stills, If I Could Only Remember My Name di David Crosby, e Songs for Beginners di Graham Nash. Un’ulteriore prova del loro stato di grazia.
Roberto Vivaldelli
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I ghiacciai della Groenlandia fondono, le culture scompaiono: Takkuuk dei Bicep racconta clima e voci indigene tra ghiaccio, musica e tradizione.
Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Da Bob Dylan ai Beach Boys, una folta schiera di artisti leggendari sta cedendo i propri diritti sulle canzoni a editori musicali e società di investimento.
I Massive Attack hanno chiuso l’edizione 2024 del Todays festival con uno show unico, dove la musica si è mescolata alla mobilitazione politico-sociale.
Dopo quasi quindici anni, il sogno dei fan si realizza: i fratelli Gallagher hanno fatto pace, gli Oasis tornano a suonare insieme.
Long Story Short è il nuovo Ep dell’artista italopalestinese Laila Al Habash. L’abbiamo incontrata per parlare di musica, attivismo e del genocidio nella Striscia di Gaza.
Hard art è il collettivo interdisciplinare fondato da Brian Eno per combattere i cambiamenti climatici e le crisi globali del nostro tempo.
Il progetto Sounds right consente agli artisti di accreditare la natura come co-autrice quando utilizzano i suoi suoni nelle loro composizioni.
La techno diventa voce di protesta contro i cambiamenti climatici nelle strade di Parigi grazie al collettivo Alternatiba Paris.