Il Dalai Lama scrive ai bambini un libro dedicato alla compassione

Una dolce e autentica esortazione a coltivare un’attitudine amorevole e addestrare la mente, che è “il nostro superpotere”.

Dopo un lunga serie di pubblicazioni riservate ad un pubblico adulto, per la prima volta il Dalai Lama sceglie di rivolgersi direttamente ai più piccoli con un libro atteso da mesi. Si intitola “Le radici dell’amore” ed è il racconto autobiografico dei giovani anni di vita della massima guida spirituale del buddhismo tibetano.

Abbiamo approfondito alcuni dei temi sviluppati in questa novità editoriale con Lama Paljin, monaco buddhista e guida spirituale del centro di studi tibetani Mandala di Milano.

La nuova era della compassione è nelle mani dei bambini

Nella lettera di apertura il Dalai Lama spiega che, dietro alla decisione di scrivere questo racconto, c’è la ferma convinzione che le nuove generazioni siano destinate a orientare il Pianeta verso una condizione migliore, più gentile e compassionevole, attraverso quella che lui definisce “l’educazione della mente e del cuore”.

È con questa certezza che regala al suo giovanissimo pubblico scorci e aneddoti dell’ infanzia vissuta in armonia e libertà, circondato da grandi montagne, dove il cielo sembra più vicino. Perle di semplicità e ironia che svelano messaggi puri, come l’anima dei piccoli lettori che vuole raggiungere. A colorare con toni caldi e naturali questa storia ci sono le illustrazioni dell’artista di origine vietnamita Bao Luu, dallo stile misurato, ma decisamente d’effetto.

le radici dell'amore Dalai Lama
Una delle illustrazione di Bao Luu per il racconto scritto dal Dalai Lama © Estella Beltramelli

Educare il cuore, i valori umani universali come base della pedagogia

Nel 2019 il Dalai Lama aveva lanciato la piattaforma tradotta in 14 lingue “Social, emotional and ethical learning” (See learning), con risorse gratuite e accessibili a tutti, per la diffusione di un’etica secolare basata sui valori universali, come la dignità umana, l’empatia e l’altruismo, perché fonti di progresso e prosperità reali.

Ora, il premio Nobel per la Pace, torna di nuovo sul ruolo fondamentale dell’educazione di bambini e ragazzi con questa uscita editoriale di rilevanza planetaria che, con tenerezza e lucidità disarmanti, stravolge i canoni di pensiero mettendo la parola “compassione” dove comunemente ci si sarebbe aspettato il termine “orgoglio”. Scrive infatti: “Dalla fiducia in se stessi cresce la compassione, e dalla compassione sboccia la forza“.

Il Dalai Lama porta i suoi insegnamenti a Milano
Il Dalai Lama durante gli insegnamenti a Milano nel 2016 © Estella Beltramelli

La mente è il nostro superpotere da addestrare con determinazione

“Solo gli esseri umani”, si legge, “grazie alla disciplina e allo sforzo, possono addestrare la propria mente, ed è proprio questo che ci distingue da tutti gli animali.” E ancora: “Il mondo materiale è basato soltanto sui cinque sensi fondamentali, mentre la compassione è radicata nella nostra mente, ovvero in quella parte di noi che è tipicamente umana”.

Perché è attraverso la logica e il ragionamento che arriviamo a capire che il bene di uno è realmente il bene di tutti.

“Le radici dell’amore” è quindi un libro che, come riporta la frase scelta per la fascetta, “insegna a coltivare la compassione nei giardini del cuore e della mente”. Il commento è di Lama Paljin Tulku Rimpoche, unico “Tulku” italiano, ovvero, la reincarnazione riconosciuta di un maestro precedente, capace di scegliere i modi della propria rinascita, grazie alle elevate realizzazioni spirituali. Proprio alla sua voce autorevole, abbiamo chiesto degli approfondimenti.

Il viaggio verso il Potala del XIV Dalai Lama illustrato da Bao Luu ©Estella Beltramelli

Lama Paljin, quali sono i motivi che rendono questo libro una novità?
Innanzitutto perché aiuta a conoscere lo spirito del buddhismo attraverso la testimonianza e le esperienze di uno dei suoi più noti e amati rappresentanti. Nella prima parte del libro, il Dalai Lama racconta la propria storia facendoci comprendere che l’amore, la forza d’animo e la perseveranza superano ogni ostacolo. Inoltre, possiamo considerare il libro un aiuto concreto e prezioso per acquisire uno stato mentale e un’attitudine giusta verso la vita, perché mette in evidenza circostanze collegate con le parole chiave del buddhismo, come l’amorevole gentilezza, la pazienza, l’altruismo e la compassione. Infine, pur non essendo un libro sulla meditazione,  si possono trovare interessanti e utili spunti per meditare perché, in ogni pagina, c’è un invito a praticare ciò che è buono per noi e per tutto il genere umano.


Qual’è la definizione precisa del termine “compassione” secondo il pensiero buddhista?
“Compassione” è un sentimento che sorge spontaneo nell’individuo di fronte alla sofferenza altrui. L’amore e la compassione sono qualità esaltate in tutte le religioni. Nel buddhismo amore vuol dire “volere che tutti siano felici“, compassione significa “fare di tutto perché ognuno sia felice“, dove “fare” significa agire per il vantaggio degli altri. Dunque implica un atteggiamento mentale orientato verso l’equanimità e l’azione, tenendo ben presente che gli altri non sono solo coloro che conosciamo, ma sono tutti i viventi. La compassione è un sentimento che tutti gli uomini dovrebbero coltivare, al massimo grado, per assicurare al pianeta che abitiamo quel clima di solidarietà, cooperazione e pace che tutti auspicano e la cui pratica deve essere insegnata ai nostri cuccioli.

Lama Paljin Tulku Rimpoche guida spirituale del centro Mandala di Milano
Lama Paljin Tulku Rimpoche guida spirituale del centro Mandala di Milano © Centro Mandala

Può spiegarci in modo un po’ più approfondito cosa intende il Dalai Lama quando dice che in ognuno di noi,  in particolare in ogni bambino, è presente il seme della compassione?
Lo spirito della bontà fondamentale trova un’eco particolarmente favorevole nel cuore e nella mente non ancora contaminata dei bambini e in loro la compassione si manifesta spontaneamente. Infatti in tenera età affiora quella condizione naturale di purezza primordiale detta anche “Chiara luce” che è presente in ciascuno. Più avanti saranno le passioni e la forza del karma a oscurare questo stato mentale coinvolgendo l’individuo nei giochi  perturbanti del desiderio, dell’avversione e delle illusioni che allontanano dalla serenità e generano sofferenza.

Il Dalai Lama ricorda sua madre come primo esempio di amorevole compassione, attitudine che definisce elemento assoluto di forza e non di debolezza.
La figura materna è celebrata presso tutti i popoli ed è un inequivocabile esempio di amore e dedizione. La madre genera con sofferenza le proprie creature, le fa crescere anche a costo di grandi sacrifici, le nutre e le cura con dolcezza. La scrupolosa attenzione e la costante presenza che una madre dedica alla propria creatura, sono un calzante esempio dello sconfinato e profondo amore che sta alla base della compassione. Chi crede nella teoria dell’esistenza ciclica sostiene che, da tempo senza inizio, tutti noi abbiamo avuto infinite rinascite e ognuna di queste è stata possibile grazie alla bontà di una madre. Ora, non è difficile pensare che tutte le persone che incontriamo in questa vita potrebbero essere state in passato nostre madri. In tale ottica, dovremmo provare sempre un desiderio di contraccambiare l’amore un tempo ricevuto e quindi esprimere amorevole gentilezza nei confronti di tutti.

Oltre alla compassione, quali sono gli altri valori da insegnare alle giovani generazioni?
Come ci ricorda spesso Sua Santità il Dalai Lama, per affrontare il nostro tempo gli uomini dovranno imparare a lavorare non soltanto per sé ma per il bene dell’intero pianeta. È il momento che tutti si rendano conto che questa terra è fatta di energia pulsante ed è “una unica entità”, composta da persone, animali, piante, montagne, mari e atmosfera. Questo principio di responsabilità universale dovrebbe essere un obiettivo cardine per la formazione delle generazioni future.

Le radici dell’amore” è pubblicato da Nord-Sud Edizioni (32 pagine, 13,90 €). Testo di Sua Santità il Dalai Lama, traduzione di Sergio Orrao. Illustrationi di Bao Luu

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