Il Consiglio Ue Ambiente stabilisce la riduzione del 90 per cento rispetto al 1990: un compromesso che almeno porta l’Europa unita alla Cop30.
Il numero di farfalle nei Paesi Bassi è calato vertiginosamente nell’ultimo secolo. La causa, secondo i ricercatori, è l’agricoltura industriale.
Il profumo dei tulipani, un’esplosione di colori, le pale dei mulini mosse dal vento. Fra i petali dei fiori, però, neanche l’ombra di una farfalla. Negli ultimi 130 anni, la popolazione di questi insetti nei Paesi Bassi ha subito, come minimo, un calo dell’84 per cento. Ma “siamo piuttosto sicuri che il declino sia più drastico”, ha ammesso Chris van Swaay, uno degli autori dello studio pubblicato sulla rivista Biological conservation.
I ricercatori hanno analizzato 120mila farfalle raccolte dai collezionisti fra il 1890 e il 1980, oltre a dati più recenti tratti da due milioni di avvistamenti. Hanno concluso che delle 71 specie autoctone, 15 si sono estinte nell’ultimo secolo tra cui la pieride del biancospino e la magnifica licena azzurra del timo.
Neanche due mesi fa, studiosi australiani hanno rivelato che circa il 40 per cento delle specie di insetti è sottoposto ad elevati tassi di declino in tutto il mondo: si estinguono 8 volte più velocemente dei vertebrati. Ciò ha ripercussioni sull’intera catena alimentare a partire dagli uccelli, che degli insetti si cibano, fino ai predatori.
Leggi anche: Il 40% degli insetti è a rischio, e il Pianeta trema
Secondo van Swaay la causa di tutto questo è l’agricoltura industriale, che “non sta più lasciando spazio alla natura”. Una volta l’Olanda era coperta da praterie brulicanti di vita, ora i campi sono fertilizzati e arati regolarmente, tanto che le farfalle si sono rintanate “sui cigli erbosi delle strade o nelle riserve naturali. Le campagne ne sono ormai prive”.
Visualizza questo post su InstagramLa popolazione di #farfalle nei Paesi Bassi ha subito un calo dell’84% negli ultimi 130 anni, secondo uno studio pubblicato su Biological Conservation. Delle 71 specie autoctone, 15 si sono estinte nell’ultimo secolo. È una conferma della crisi che sta colpendo gli #insetti nell’Europa occidentale: secondo i ricercatori, “l’agricoltura industriale non sta più lasciando spazio alla natura” . / #Butterflies have declined by at least 84% in the Netherlands over the last 130 years, according to a study published in Biological Conservation. Of the country’s 71 native #butterfly species, 15 have become extinct over the last century. That’s a confirmation of the crisis affecting #insect populations in western Europe: according to researchers, “industrial agriculture is simply leaving hardly any room for nature”. . . . #farfalla #insects #biologicalconservation #paesibassi #netherlands @vlinderstichting
Fortunatamente, nel 2017 gli ettari di terreno impiegati a livello globale nell’agricoltura biologica sono aumentati del 20 per cento rispetto all’anno precedente, salendo a 69,8 milioni. In Europa, Spagna e Italia sono i paesi con le superfici più estese. Per continuare a godere del fascino delle farfalle, preservare gli ecosistemi e garantirsi un’alimentazione sana e sostenibile bisogna continuare in questa direzione, premendo però sull’acceleratore.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Consiglio Ue Ambiente stabilisce la riduzione del 90 per cento rispetto al 1990: un compromesso che almeno porta l’Europa unita alla Cop30.
A Ecomondo 2025, Ecopneus racconta come i nuovi criteri ambientali per le strade possano rendere le infrastrutture più sicure, durature e circolari.
A Ecomondo 2025 Icea racconta la sua idea di sostenibilità integrata: connettere filiere, processi e certificazioni per un futuro circolare.
Un contesto geopolitico avverso e una finestra sempre più ridotta per agire: la Cop30 di Belém al via tra timori e speranze.
Aisec a Ecomondo 2025: la rete che unisce imprese, istituzioni e ricerca per trasformare la cultura dell’economia circolare in azione concreta.
Aquageo presenta a Ecomondo 2025 Blue pathway, il modello che unisce tecnologia e consapevolezza per proteggere mari e coste dall’inquinamento.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Innovazione, collaborazione e flessibilità. Questi i punti su cui Interzero si basa per aiutare le altre imprese a inquinare meno.
Il capoluogo umbro obbligherà le aziende che vogliono ottenere lavori a garantire condizioni contrattuali dignitose: i famosi 9 euro lordi l’ora.
