
Come è cambiata la sensibilità dei consumatori negli ultimi 25 anni? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Saviola, Presidente di Gruppo Saviola.
Mediterraneo, giovani e lavoro, blue economy. Ecco le novità di Ecomondo 2023 raccontate da Alessandra Astolfi, Italian Exhibition Group.
L’edizione 2023 di Ecomondo, fiera internazionale dell’economia circolare, è la più grande e frequentata di sempre. Ed è anche la più innovativa e la più orientata verso la formazione delle giovani generazioni che si affacciano oggi su un mondo del lavoro che non è mai stato così “green”. Parola di Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology di Italian Exhibition Group (IEG), che noi di LifeGate abbiamo incontrato il 7 novembre in occasione della prima giornata della fiera.
“E’ un anno in cui abbiamo messo a frutto il cammino fatto negli ultimi 25 anni”, ha affermato Astolfi. Protagoniste dell’immenso quariere fieristico sono la green e blue economy: in uno spazio di 150mila metri quadri, con sale convegni esterne sono presenti 1.500 brand espositori, di cui il 22 per cento provenienti dall’estero, per un totale di 230 Paesi.
“Abbiamo voluto valorizzare i nostri macro-settori tradizionali, ma abbiamo anche voluto inaugurare alcuni distretti tematici, alcuni dei quali spinti dal Pnrr”. La direttrice parla per esempio della filiera del tessile e della moda, del tema della carta e del cartone, il tema dei Raee, che ha un grande potenziale di sviluppo nel nostro Paese.
“Quest’anno abbiamo dato molto spazio ai giovani”, continua Astolfi. Per esempio, sono 20 le start-up presenti in fiera, scelte tra le oltre 120 che hanno fatto richiesta. Ma l’obiettivo non è solo quello di valorizzare le nuove imprese. Ampio spazio è dato anche al tema della formazione e del lavoro. “Abbiamo voluto dedicare la giornata di venerdì alla domanda e all’offerta di lavoro green, con un convegno dedicato ai ragazzi delle scuole superiori che spieghi loro quali sono le nuove professioni, come si declinano, quali nomi hanno”. I nuovi lavori saranno infatti il 68 per cento in più di quelli oggi noti.
Ecomondo, inoltre, ha anche voluto far incontrare domanda e offerta attraverso una piattaforma sia digitale che fisica, che metta davvero in contatto il mondo delle aziende con i giovani in cerca di lavoro. “Si tratta di un progetto pilota per noi molto importante, perché colma un gap che c’è nel nostro Paese, trasformando la manifestazione in un’opportunità, sia per i giovani che per le imprese”.
L’economia legata all’acqua è uno dei punti centrali di questa edizione. “L’Italia è il Paese più importante, in Europa, che guarda sul Mediterraneo, e diversi sono i temi di cui parlare. Primo fra tutti quello della rimozione delle plastiche, insieme a quello del ripristino degli habitat, e della blue economy”. L’idrosfera ha, per Astolfi, un enorme potenziale.
Ma non solo. Dedicare spazio al bacino del Mediterraneo significa anche dare spazio all’Africa che ha “risorse naturali, sole, vento, materiali critici, ma non le tecnologie e le energie per poterli processare”. Per questo, Ecomondo ha dedicato quest’anno un Forum al continente africano, Africa Green Growth, in collaborazione con Res4Africa, con diverse delegazioni per discutere di opportunità.
A proposito di problemi del mare, con Alessandra Astolfi abbiamo parlato anche dell’adesione di Ecomondo alla Water defenders alliance. “Secondo noi, è importante fare sistema: è solo in questo modo che si diventa più forti e si incide maggiormente. Essere in questa alleanza per noi significa portare dei modelli virtuosi e positivi, e fare in modo che tutte le nostre tecnologie e i nostri saperi possano poi essere messi a frutto per un’economia davvero circolare”.
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