L’Europa abbasserà i limiti di esposizione a piombo e diisocianati

Il Parlamento europeo abbassa i valori limite di esposizione a piombo e diisocianati: oltre 4 milioni di lavoratori ne vengono a contatto ogni giorno.

  • Il Parlamento europeo ha adottato nuovi valori limite di esposizione a piombo e diisocianati, più stringenti.
  • Sono oltre 4 milioni i lavoratori esposti a queste sostanze, molto usate anche nell’industria legata alla transizione green.
  • Il piombo nel sangue crea danni al sistema nervoso e, in caso di gravidanza, anche ai feti. In Italia c’è il caso ex Ilva.

Il Parlamento europeo ha adottato nuovi valori limite stringenti di esposizione per piombo e diisocianati, una classe di composti chimici altamente pericolosi di cui si fa un largo utilizzo in numerose industrie per la produzione di una vasta gamma di materiali e prodotti di utilizzo quotidiano. Per quanto riguarda il piombo, si tratta del primo aggiornamento dopo oltre quarant’anni, mentre per i diisocianati i si tratta della prima volta in assoluto che si introducono valori limite.

Oltre 4 milioni di esposti a piombo e diisocianati

Nell’Unione europea, ogni anno da 50mila a 150mila lavoratori sono esposti al piombo e 4,2 milioni di lavoratori ai diisocianati. La nuova legge, già concordata con gli Stati membri e adottata la scorsa settimana con 589 voti favorevoli, 10 contrari e 40 astensioni, ha l’obiettivo di proteggere più efficacemente la salute dei lavoratori abbassando i limiti di esposizione a queste sostanze.

Entrambe le sostanze sono ampiamente utilizzate per ristrutturare edifici e per produrre batterie, turbine eoliche e per rendere più leggeri i veicoli elettrici, tutti contesti strettamente legati alla transizione verde che dovrà diffondersi sempre di più nei prossimi anni: anche sulla base di questa considerazione il Parlamento europeo ha ritenuto di dover intervenire con urgenza limitando l’esposizione dei lavoratori di questi settore a queste sostanze chimiche.

Piombo, nuovi limiti per la prima volta dal 1982

L’esposizione al piombo può influire sulla fertilità delle donne e degli uomini e sullo sviluppo del feto, e anche danneggiare il sistema nervoso, i reni e causare ipertensione. I nuovi limiti, aggiornati per la prima volta dal 1982, saranno fissati a meno di un quarto dei valori attuali: il limite di esposizione professionale sarà fissato a 0,03 mg/m3 (milligrammi per metro cubo) e il valore limite biologico a 15 µg/100 ml (microgrammi per millilitri). Poi toccherà alla Commissione europea prendere in carico la proposta, e rivedere questi limiti entro cinque anni per tutelare meglio le lavoratrici in età fertile, tenendo conto dei dati scientifici più recenti.

Riciclo batterie
Il piombo è ancora molto usato nella produzione di batterie.

Per quanto riguarda invece i diisocianati, si tratta di sostanze chimiche dannose per la salute dei lavoratori,  una delle cause più comuni di asma professionale, e possono causare reazioni allergiche. In questo caso la nuova legge fissa il limite di esposizione professionale a 6 µg NCO/m3 (corrispondente alla concentrazione massima a cui un lavoratore può essere esposto durante una giornata lavorativa di otto ore) e a 12 µg NCO/m3 per l’esposizione a breve termine (cioè un periodo di 15 minuti). La Commissione europea rivedrà questi limiti entro il 2029.

Secondo il danese Nikolaj Villumsen, eurodeputato a capo del dossier, i nuovi limiti apportano “risultati reali e concreti che saranno avvertiti da milioni di persone. Non capita tutti i giorni di poter offrire un ambiente di lavoro migliore a più di quattro milioni di dipendenti. Inoltre, dimostra come possiamo garantire che la transizione verde sia socialmente giusta: un vero passo avanti nella protezione dei lavoratori”.

Il piombo nel sangue e i bambini dell’Ilva

Il Parlamento europeo sottolinea che i lavoratori che sono stati esposti al piombo per diversi anni tendono ad accumulare livelli di piombo nel sangue ben al di sopra di qualsiasi nuovo valore limite: per questo la legge prevede anche dovranno essere effettuati regolarmente controlli medici per verificare se possono continuare a svolgere attività che comportano l’esposizione al piombo.

In Italia la questione del piombo nel sangue è nota soprattutto per quanto riguarda la questione dell’ex Ilva: meno di un anno fa, una analisi commissionata del Fondo antidiossina onlus e da Peacelink, due associazioni che si battono da anni per la bonifica dell’impianto siderurgico di Taranto, aveva rilevato la presenza di piombo perfino nel sangue di alcuni bambini tra i 3 e i 6 anni che vivono nei pressi dell’area industriale.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati