È ufficiale: addio alla benzina con piombo, in tutto il mondo

Dopo 99 anni ed enormi danni sanitari e ambientali, finisce la storia della benzina con piombo. A dare l’annuncio è il Programma Onu per l’ambiente (Unep).

La benzina con piombo, quella che comunemente chiamiamo benzina rossa, non si userà mai più. In nessun paese del mondo. A diramare quest’ottima notizia è stato il Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep), nel corso di una conferenza stampa tenuta lunedì 30 agosto.

Un veleno usato per 99 anni

La storia della benzina rossa finisce così, dopo 99 anni. Era infatti il 1922 quando il chimico americano Thomas Midgley scoprì che bastava aggiungere il piombo tetraetile al cherosene per ottenere una miscela antidetonante. Midgley era fermamente convinto che questa sostanza fosse sicura, tanto da lavarsi le mani in un contenitore pieno di piombo di fronte agli attoniti giornalisti riuniti in conferenza stampa.

Non si dovette attendere molto, però, per i primi malori degli operai che lavoravano nelle raffinerie. Uscito dal tubo di scappamento, per giunta, il piombo viene emesso nell’aria sotto forma di bromuro di piombo, quel composto chimico volatile che per decenni avrebbe avvelenato, giorno dopo giorno, l’aria e i polmoni delle persone. È difficile fare una stima di quanto uccida l’inquinamento atmosferico. L’Organizzazione mondiale della sanità parla di 4,2 milioni di morti all’anno, di cui almeno 600mila bambini; uno studio recente raddoppia questa cifra, portandola a 8,7 milioni. Alcuni studi ricollegano l’esposizione al piombo addirittura a una riduzione del quoziente intellettivo dei bambini.

Smog a Bangkok , 31 gennaio 2019 © Lauren DeCicca/Getty Images

Il lento addio alla benzina con piombo

Sono passati decenni dall’ultima volta in cui noi italiani abbiamo visto la cosiddetta Super alle pompe di benzina. L’iter di dismissione di questo carburante è iniziato già negli anni Novanta, in vista della fine della produzione il 1° ottobre 2001 e dello stop definitivo alla vendita fissato il 1° gennaio 2002, così come in tutto il resto dell’Unione europea.

Altrove non è andata così. Nello stesso anno, il 2002, le auto erano ancora alimentate da benzina con piombo in ben 117 Stati, soprattutto in Africa e nelle zone a basso reddito. Numerosi, e sostanziali, gli ostacoli che è stato necessario superare per abbandonarla una volta per tutte. Agenzie dell’Onu, esponenti del mondo scientifico, ong e compagnie petrolifere si sono dovuti alleare per creare una maggiore consapevolezza, fornire supporto tecnico e combattere gli episodi di corruzione. Il mese scorso, finalmente, l’ultima raffineria algerina ha esaurito le sue scorte di benzina con piombo, mettendo fine alla sua storia.

L’Unep: “Questa vittoria ambientale ne ispiri altre”

“Questa è una grande storia di successo, con implicazioni molto positive per la salute degli esseri umani e degli ecosistemi danneggiati dal carburante al piombo da quando è entrato in uso 99 anni fa”, si legge nella nota che l’Unep ha inviato ai giornalisti. “Si può sperare che questa vittoria, in un’era di molte storie di sventura e oscurità, ne ispiri altre, su altri fronti ambientali”.

“Superando un secolo di morti e malattie che hanno colpito centinaia di milioni di persone e danneggiato l’ambiente in tutto il mondo, siamo pronti a cambiare in meglio la traiettoria dell’umanità attraverso una transizione ancora più veloce verso i veicoli puliti e la mobilità elettrica”, ha continuato il direttore esecutivo dell’Unep Inger Andersen.

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