Expo Astana 2017, il futuro dell’energia si costruisce in Kazakistan
Expo 2017 Future Energy
Expo 2017 è dedicata all’energia del futuro: efficienza energetica, sostenibilità, rinnovabili e cambiamenti climatici. Fino al 10 settembre.
Expo 2017 Future Energy
Tra il 10 giugno e il 10 settembre 2017 si svolge ad Astana, capitale del Kazakistan, Expo 2017. L’esposizione internazionale che si colloca tra le due esposizioni universali di Milano (2015) e Dubai (2020) è dedicata al tema dell’energia del futuro. Un evento per raccogliere e far conoscere le tecnologie e le politiche più innovative in tema di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2.
Astana, Kazakistan, sede dell’Expo 2017 dedicata all’energia del futuro
La “green energy” centrale nell’economia globale del futuro
Ad Expo Astana 2017 si discute dei modi per produrre energia pulita, affrontando la questione della disponibilità energetica, della sostenibilità e dei trend di sviluppo delle rinnovabili che ci si attende nei prossimi decenni. Il tema scelto dal Kazakistan è probabilmente la questione più imminente da affrontare e su cui è necessario che i governi di tutto il mondo riescano a collaborare, sulla scia dell’Accordo di Parigi sul clima e dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite.
Ma il tema è centrale soprattutto per il futuro, non solo in termini di ambiente e di salute pubblica ma anche in relazione alla crescita economica e sociale delle comunità che vivono sul nostro Pianeta. Ed è per questo che, nelle intenzioni degli organizzatori, non si può fare a meno di avviare un confronto tra i vari governi che prenda in seria considerazione le problematiche che i Paesi in via di sviluppo si trovano a dover affrontare, anche in termini degli effetti dei cambiamenti climatici sulle economie locali.
Il sito dell’esposizione internazionale e la grande sfera del Kazakistan
L’esposizione internazionale di Astana prevede di coinvolgere 5 milioni di visitatori da ogni parte del mondo. Il sito di Expo 2017 occuperà ben 174 ettari, uno spazio più grande di quello che Milano ad Expo 2015 aveva dedicato al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” con 110 ettari di superficie espositiva. Il simbolo dell’esposizione è il padiglione del Kazakistan: la più grande struttura sferica mai costruita al mondo, con ben 80 metri di diametro, tutta in acciaio e vetro, il centro fisico e simbolico dell’area.
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La partecipazione dell’Italia a Expo2017
All’Expo 2017 di Astana hanno aderito oltre cento Paesi tra cui l’Italia. Il nostro Paese vi partecipa con un ampio ventaglio di soggetti, coordinati dal ministero degli Affari esteri, dal ministero dello Sviluppo economico e dall’Ice – Istituto nazionale per il commercio estero in qualità di ente gestore.
Negli 895 metri quadrati del padiglione italiano, più ulteriori 700 metri quadrati per servizi commerciali, incontri imprenditoriali e ristorante, sono previsti spazi dedicati anche al ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, all’Enea, a molte delle Regioni italiane e a oltre 20 grandi e medie imprese del settore dell’energia.
In un momento in cui la transizione energetica sta accelerando e le energie rinnovabili sono in crescita, la produzione di petrolio negli Stati Uniti non si ferma.
Tra gennaio e giugno in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha segnato un +27,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Un gruppo di associazioni chiede a Eni di sospendere il contratto con chi occupa i Territori palestinesi. E il governo della Colombia ha fermato l’invio di carbone.
Tra i sistemi di accumulo di energia, la batteria agli ioni di litio è sicuramente la tecnologia con più mercato. Ma altre formule più efficienti si stanno lentamente affermando.
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Secondo i dati dell’Energy Institute, quello passato è stato l’anno che ha “bruciato” più energia di sempre: crescono sia il fossile che le rinnovabili.