Feromoni. Il seduttore segreto

Un ruolo fondamentale lo hanno alcune sostanze che secerne lo stesso organismo. Si tratta dei feromoni.

Se oggi diviene ancora più difficile lasciarsi “guidare dal
naso”, a causa di uno sconsiderato bombardamento chimico di profumi
e di odori innaturali, a far scattare l’attrazione erotica fra due
persone non è tuttavia la sola freccia di Cupido.

Un ruolo fondamentale lo hanno alcune sostanze che secerne lo
stesso organismo. Si tratta dei feromoni, agenti chimici secreti
da apposite ghiandole che, percepite attraverso l’olfatto da
individui della stessa specie, ne attivano particolari reazioni
comportamentali, fra cui l’attrazione fra individui di sesso
opposto.

Sottili segnali biologici la cui funzione primaria era – è,
nel mondo animale – quella di orientamento e di guida nella vita
quotidiana: dalla ricerca del cibo alle reazioni dinanzi al
pericolo, dall’identificazione di un territorio al riconoscimento
dei segnali lasciati dagli individui femmine nel periodo della
riproduzione.

Insomma, anche se nell’uomo di oggi l’olfatto riveste solo una
funzione accessoria, sostituita dalla vista come senso di guida
più importante per la sopravvivenza, esso svolge tuttora un
ruolo tanto importante quanto misterioso nelle relazioni quotidiane
fra le persone.

Il senso dell’odorato è molto antico in termini evolutivi:
il rinencefalo, o lobo olfattivo, è una delle parti
più primitive del cervello. Si dice collegato
all’intuizione, in quanto gli odori vengono percepiti senza essere
necessariamente mediati dalla parte razionale del cervello; si
rivela pertanto uno strumento perfetto per fissare i ricordi legati
all’emotività piuttosto che al pensiero razionale.

Da un punto di vista scientifico, ciò avviene in quanto il
sistema olfattivo è collegato al sistema limbico,
all’ippocampo e al nucleo del talamo, i luoghi dell’encefalo
deputati alle emozioni come alla presenza dei ricordi. L’olfatto
coinvolge inoltre il sistema endocrino, l’ipofisi e la ghiandola
pituitaria e influisce sull’equilibrio ormonale coinvolto
nell’erotismo e nel sesso.

Ma di questa sorta di “alleanza naso-genitale” propria di tanti
mammiferi, che porta la percezione e l’elaborazione degli odori a
determinare intimamente il desiderio e il comportamento sessuale,
sia a livello fisiologico che sociale, è particolarmente
responsabile una piccola struttura, grande quanto una monetina,
nascosta nella cavità nasale: l’organo vomeronasale, in
grado di captare non tanto gli odori, ma proprio i ferormoni emessi
dalle ghiandole cutanee, sostanze peraltro del tutto inodori.

Misteriosi messaggeri chimici, portatori di primitivi e
inafferrabili messaggi, ci guidano con i loro impalpabili stimoli.
Ai ferormoni insomma, molte volte non sappiamo ancora dire di
no.

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