Festivalbar 2007, la musica è a impatto Zero

19 giugno, 7 settembre: Milano, Catania, Verona.

L’estate è cominciata con due giorni di anticipo
quest’anno. La sera del 19 giugno ha aperto la nuova edizione del
Festivalbar la bella cornice di piazza Duomo a Milano, poi Catania
e Verona per registrare le sei puntate trasmesse sulla rete giovane
di Mediaset fino alla diretta “finale” del 7 settembre nella
magnifica Arena.

44 anni
La kermesse, ideata da Vittorio
Salvetti e oggi guidata con personalità dal figlio Andrea,
ha sempre un gran seguito. Gli artisti – diversamente da San Remo –
spasimano per andarci (mi sussurrano negli uffici di LifeGate
Radio…), e le canzoni poi diventano sempre le più
ascoltate, ballate (e acquistate) dell’estate. “Io adoro il
Festivalbar. È una delle compilation che acquisto ogni anno,
le conservo dagli anni 70, prima i dischi, poi le cassette, adesso
i cd… solo che dovrebbero costare un po’ meno!” si legge sui
blog.

Il restyling
Dopo un’annata segnata da
ascolti in stallo, complici la sfegatata concorrenza dei Mondiali
di Germania e una programmazione forse troppo diluita (9 puntate),
Festivalbar si concentra, s’intensifica, si rinnova. A partire dai
conduttori, il vj (Enrico Silvestrin), la bella (Elisabetta
Canalis), la jena (Giulio Golia). Si è puntato molto sul
cast: Zucchero, Pino Daniele, Elisa, Biagio Antonacci solo per
dirne i primi, e star internazionali, Macy Gray, Dolores O’Riordan,
Avril Lavigne… Come aveva sottolineato Luca Tiraboschi,
direttore di Italia Uno, “vogliamo che ogni puntata sia come un
evento a sé”.

L’interattività
“Festivalbar è
interattivo – spiega
Andrea Salvetti
– con una comunicazione a due vie con
il pubblico, sia quello in piazza, la cui voce è affidata al
microfono di Giulio Golia, sia quello da casa, per esprimere il
proprio gradimento sulle hits. Per la prima volta l’evento sbarca
poi su My Space, You Tube e sul portale Yahoo!Musica, e con la chat
live con gli artisti del cast”. Ed è stato record. In
concomitanza col ritorno in tv del Festivalbar, oltre 476.000
visitatori unici si sono collegati col sito festivalbar.it
solo nel primo mese (fonte Nielsen//NetRatings Site Census), con un
incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del +77%.
Buon risultato anche per le pagine viste che hanno sfiorato i
5.000.000 (+ 47% rispetto a giugno 2006) e ottima l’accoglienza per
la sezione “Life”, voluta da Andrea Salvetti e dedicata alle
tematiche sociali, commercio equosolidale, turismo responsabile,
volontariato e consumo sostenibile.

Rinnovamento e rinnovabili
Tante
novità ma tanti punti fermi. Come la salda attenzione
all’ambiente concretizzata anche quest’anno nel
sodalizio con i progetti Impatto Zero e LifeGate Energy di
LifeGate
. Per il quarto anno consecutivo.
L’edizione di FestivalBar 2007 è dunque a Impatto Zero
sull’ambiente. Grazie a LifeGate, che l’organizzatore Andrea
Salvetti ha sempre sostenuto con entusiasmo, la manifestazione
musicale compensa le emissioni di anidride carbonica prodotte
durante le tappe del tour, tutelando e contribuendo alla
riqualificazione di una foresta in Costa Rica: gli alberi, infatti,
hanno la proprietà di assorbire l’anidride carbonica,
principale responsabile dell’effetto serra. Festivalbar a Impatto
Zero in due dati: i kg di CO2 emessi per la manifestazione, 15.669;
più interessante, la superficie boschiva necessaria per la
compensazione è 21.000 mq in Costa Rica. L’impegno di
Festivalbar 2007 verso l’ambiente però non finisce qui.
Anche per questa edizione tutta la macchina organizzativa è
alimentata utilizzando esclusivamente energia pulita da fonti
rinnovabili di LifeGate Energy.

Far del bene
Per aiutare chi ha più bisogno grazie alla musica è
nata anche la collaborazione con eBay: ogni settimana
vengono battuti all’asta oggetti indossati dagli artisti sul palco
del Festivalbar.
Giulio Golia raccoglie gli indumenti dei cantanti presenti
all’evento canoro. Esempi? La maglietta del leader dei Negramaro,
Giuliano Sangiorgi, utlizzata nelle riprese del video “Parlami
d’amore”, è stata messa all’asta su eBay raggiungendo quota
411 euro. La sciarpa del cantante delle Vibrazioni, Francesco
Sarcina, è salita sin d’ora a 266 euro; il berretto donato
da Raf 181 euro, il plettro del chitarrista dei Negroamaro 73 euro
e… il pettine di Simone Cristicchi, vincitore del Festival di
Sanremo? 51 euro! Il denaro raccolto sarà interamente
devoluto all’Istituto Cooperazione Economica Internazionale – ICE e
alla Comunità di San Benedetto al Porto nelle vesti di Don
Gallo che si occupa del recupero degli emarginati.

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Parole d’ordine: diffondere cultura. Cultura della musica d’arte, musica di altissima qualità e di tutti i generi, dal pop al rock, dalla musica classica al jazz, all’avanguardia.