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Nuova vettura Gen2, Attack mode, batterie che durano per tutta la gara. Dopo cinque stagioni la Formula E è a un punto di svolta, a vantaggio dell’industria dell’auto elettrica del futuro.
Formula E, il campionato mondiale per le auto elettriche, debutta con ulteriori innovazioni. In questa stagione 2019, cominciata il 15 dicembre in Arabia Saudita, vengono infatti inaugurate le vetture Gen2. Questa seconda generazione di veicoli di Formula E non rappresenta una sfida solo dal punto di vista sportivo. La crisi ambientale dovuta all’inquinamento atmosferico porterà a una progressiva riduzione della presenza delle automobili a combustibile fossile soprattutto nelle aree urbanizzate, a favore di trasporto pubblico e mezzi elettrici.
“La quinta stagione porterà importanti novità e i nostri tifosi potranno finalmente vedere in azione le attesissime vetture di seconda generazione. Con la rivoluzionaria monoposto Gen2 vogliamo consolidare l’identità della Formula E come il campionato più rilevante per l’industria automobilistica e dimostrare l’avanzamento della tecnologia elettrica”, ha affermato con orgoglio Alejandro Agag, Fondatore e Ceo Formula E.
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Molto entusiasmo nei confronti delle monoposto elettriche, anche da chi proviene dalla Formula Uno, come Felipe Massa che quest’anno ha deciso di partecipare al Campionato Abb Fia Formula E.
C’è anche l’interesse di un ex campione del mondo di Formula Uno come Nico Rosberg, che ha affermato di essere stato il primo a guidare una vettura Gen2. Rosberg, che ha anche deciso di essere azionista della Formula E, aveva addirittura sostenuto che un giorno la Formula E si fonderà con la Formula Uno.
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Ai puristi dei motori a scoppio non piacciono alcune delle caratteristiche di questi bolidi elettrici: oltre al troppo silenzio anche il fatto di dover sostituire il veicolo a metà gara a causa della durata limitata delle batterie. Quest’anno si concluderanno le gare in 45 minuti più un giro, per la prima volta utilizzando la stessa auto con cui si è cominciata la sfida, un segnale di maturazione ulteriore delle batterie per le auto elettriche. Potenziati anche i kilowatt, da 180 a 200 in gara (equivalenti a 270 cavalli circa) e in qualifica addirittura da 200 a 250 (circa 340 cavalli).
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Altra novità è l’Attack mode: i piloti potranno, anzi dovranno, passare un determinato numero di volte su una precisa traiettoria all’interno del circuito dove avranno un’ulteriore potenza a disposizione. Saranno però informati delle modalità con cui utilizzare l’Attack mode solo un’ora prima della gara.
A vincere la gara di Ad Diriyah (località nei pressi della capitale dell’Arabia Saudita che rientra tra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’Unesco, qui il video dell’intera gara) è stato il portoghese António Félix Da Costa, con Bmw Andretti Motorsport, casa costruttrice che esordisce nella categoria nel migliore dei modi. Subito dietro il campione uscente di Formula E Jean-Éric Vergne, protagonista della gara anche se solo per un soffio arriva secondo al traguardo. Sul gradino più basso del podio il belga Jérôme d’Ambrosio con il team Mahindra Racing. Male la prima gara in elettrico dell’ex pilota della Ferrari Felipe Massa: dopo una prima parte di gara positiva ha concluso in posizione numero quattordici, anche per una penalizzazione in gara tramite il drive-through.
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In Italia gli occhi dei fan sono già puntati sulla gara del 13 aprile 2019, quando il Campionato Abb Fia Formula E approderà a Roma. Già partita la vendita dei biglietti: quaranta euro il prezzo per gli standard, venti per giovani tra sedici e ventiquattro anni, così come per chi ha compiuto sessantacinque anni, gratis per i più piccoli fino a quattro anni, altrimenti solo un euro fino ai quindici. Con un sovrapprezzo del cinquanta per cento c’è la possibilità di seguire la gara in Tribuna premium, con bevande incluse e vista esclusiva sul traguardo del circuito del quartiere Eur.
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