
Dopo nove anni al potere in Australia i conservatori hanno perso le elezioni. Dal laburisti ci si attendono cambiamenti soprattutto su clima e diritti.
Battuto a distanza di sole due settimane il record di caldo invernale registrato in Francia: “Colpa dei cambiamenti climatici”.
Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, la Francia ha ha registrato temperature degne di una giornata estiva sul proprio territorio. All’inizio di febbraio, infatti, nel piccolo comune di Cambo-les-Bains, nei Pirenei Atlantici, la temperatura aveva raggiunti livelli del tutto incredibili in pieno inverno: 27,8 gradi all’ombra. Similmente, nel dipartimento del Var, le stazioni meteorologiche avevano registrato dati da primavera inoltrata: 25,8 a Fréjus, 22,9 a Hyères, 27 a Seillans, 26,6 a Boulou, scorrendo la costa meridionale transalpina.
De nouveaux records de température battus à la hausse, la surface du globe qui se réchauffe… c’est ce que traverse l’Europe cet hiver.
À terme, des conséquences alarmantes pour la biodiversité sont à craindre. Un seul mot d’ordre : #MobilisationGénérale https://t.co/Oan0EKttLq pic.twitter.com/3Qig5PxBxj
— Ministère Écologie ?? (@Min_Ecologie) February 3, 2020
E non si è trattato di un’eccezione. Domenica 16 febbraio, sempre nella porzione sud-occidentale della nazione europea, il record è stato di nuovo battuto. Con 28,1 gradi centigradi raggiunti a Oloron-Sainte-Marie, nei Pirenei Atlantici. “Un valore del tutto straordinario per un mese di febbraio», ha commentato al quotidiano 20 Minutes il meteorologo François Jobard.
Similmente, nel dipartimento delle Landes, la città di Dax ha stabilito il proprio record assoluto per una prima e seconda decade di febbraio, con 26,4 gradi: uno in più rispetto al valore raggiunto il 3 febbraio. “Non aveva mai fatto così caldo e così presto. Siamo di fronte ad un fenomeno estremamente precoce”, ha aggiunto l’esperto. Dati sorprendenti sono stati registrati quindi a Pau, sempre nei Pirenei Atlantici, dove si è arrivati a 25,5 gradi.
Leggi anche: 12 anni per agire o il clima impazzirà
Ma l’ondata di caldo è stata generalizzata sull’insieme del territorio francese. Benché non estremi come quelli pirenaici, infatti, anche i 14,8 gradi raggiunti a Lille rappresentano un record storico per un 16 febbraio. A Bordeaux, inoltre, è stato segnato il record storico per i primi 15 giorni del mese, con 11,5 gradi (il massimo precedente era stato di 10,9 gradi, nel 1990).
Météo dans le Sud-Ouest : Avec de nouvelles températures au-dessus des 28 °C ce dimanche, on se dirige vers un mois de février record https://t.co/YmCfVYIkmB via @20minutesplanet pic.twitter.com/Q8qEG6JApF
— 20 Minutes Planète (@20minutesplanet) February 16, 2020
Complessivamente, inoltre, secondo i meteorologi, l’inverno 2019-2020 potrebbe risultare il più caldo di sempre. “È chiaro – ha concluso Jobard – che i cambiamenti climatici sono determinanti. La media degli ultimi 30 anni indica un chiaro rialzo delle temperature”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo nove anni al potere in Australia i conservatori hanno perso le elezioni. Dal laburisti ci si attendono cambiamenti soprattutto su clima e diritti.
CO2 nell’atmosfera, temperatura media globale, acidificazione degli oceani e innalzamento dei mari. Il clima della Terra è sempre più in pericolo.
Uno studio governativo ha spiegato che la stragrande maggioranza della Grande barriera corallina è colpita dal fenomeno dello sbiancamento.
Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale e del Met Office ci stiamo avvicinando sempre più alla soglia degli 1,5 gradi.
La California sta attraversando un’ondata di siccità estrema. Per questo, le autorità hanno ordinato ai residenti di dimezzare l’acqua usata per irrigare.
Era un attivista per il clima e si chiamava Wynn Bruce. Si è dato fuoco per protesta a Washington.
Le due nazioni stanno fronteggiando un’ondata di caldo eccezionale. Si attendono anche “tempeste di polvere bollente”.
Le inondazioni in Sudafrica hanno provocato centinaia di morti e almeno 354 milioni di euro di danni. E il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente.
Dopo una storia millenaria, le vestigia della Mesopotamia (nell’odierno Iraq) potrebbero soccombere ai cambiamenti climatici.