Il Qatar annuncia un aumento di produzione di gas dell’85%, mentre nel 2023 il consumo in Europa è sceso al livello più basso degli ultimi 10 anni.
Gas, perché eliminarlo dalle nostre case fa bene all’ambiente e all’economia
“Chiudi col gas” è la campagna di sensibilizzazione che vuole favorire il supporto dei cittadini alla transizione verso l’elettrificazione dei consumi.
Abbandonare gradualmente la dipendenza dal gas nelle nostre case per risparmiare sul costo delle bollette. E per contribuire a migliorare la qualità dell’aria e a consolidare la sicurezza energetica del paese. La transizione verso il riscaldamento e la cottura elettrificati rappresenta una grande occasione per le famiglie europee dal punto di vista economico, ambientale e della qualità di vita. Proprio con l’obiettivo di stimolare il supporto dell’opinione pubblica alla transizione è nata “Chiudi col gas”, una campagna di sensibilizzazione promossa dalla European Climate Foundation in collaborazione con organizzazioni come Clasp, Ecco Climate, Kyoto Club, Legambiente, Wwf.
Il gas importato è alla base delle bollette fluttuanti e imprevedibili
Nelle nostre case dipendiamo fortemente dal gas per cucinare e per riscaldarci. Il tema è, innanzitutto, di carattere ambientale: gli edifici sono responsabili del 36 per cento delle emissioni di gas serra legate all’energia in Europa, la maggioranza delle quali proviene proprio dall’utilizzo di combustibili fossili per la climatizzazione degli appartamenti e per la cottura. Il gas è inoltre responsabile di metà delle emissioni di PM10 in Italia, dove oltre 17 milioni di abitazioni sono ancora riscaldate con il metano. Oltretutto si tratta in grandissima parte di gas importato, il cui prezzo viene deciso dai paesi fornitori provocando bollette fluttuanti e imprevedibili: negli ultimi mesi le conseguenze della guerra fra la Russia e l’Ucraina hanno messo a dura prova la tenuta delle imprese e i bilanci delle famiglie di tutta Italia.
Serve una strategia di medio-lungo periodo per affrancarsi dalle fonti fossili
Il governo ha risposto con misure emergenziali per abbattere i costi delle bollette ma, in un’ottica di medio-lungo periodo, è necessario mettere in campo una strategia tesa ad eliminare gradualmente i combustibili fossili nelle case. In Europa solo pochissimi paesi hanno adottato misure per vietare l’allacciamento al gas o per eliminare l’installazione di nuove caldaie a gas nelle case e, ancora oggi, la maggior parte degli Stati membri fornisce sussidi per le caldaie a gas. Il tutto mentre la strada verso il cambiamento è già tracciata, se si pensa che molte persone hanno già scelto alternative rinnovabili risparmiando sulle bollette, proteggendo la salute delle loro famiglie e aumentando la redditività del proprio immobile, perché rendere una casa elettrica ed efficiente oggi accresce il valore della proprietà domani.
Le rinnovabili come unica vera alternativa alla crisi energetica
Partendo da questo assunto le città, la società civile e alcuni settori industriali in tutta Europa si stanno attivando per promuovere la transizione verso un riscaldamento residenziale pulito; un cambio di passo per il quale sono necessarie una maggiore regolamentazione, un sostegno finanziario e misure di supporto a sostegno dei cittadini. Anche perché esistono già tecnologie, come le pompe di calore o la cottura a induzione, che sono sul mercato da tempo e hanno segnato numeri sempre più significativi grazie anche al supporto degli incentivi e degli ecobonus statali: un’occasione per abbattere i costi iniziali e risparmiare immediatamente sulla bolletta.
Autoprodurre la propria energia pulita è una scelta che contribuisce al contrasto al cambiamento climatico e che rende indipendenti dalle dinamiche internazionali; attraverso l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili, inoltre, è possibile abbattere i costi dividendo l’investimento iniziale e contrastare la povertà energetica. In sostanza, solo attraverso il passaggio ad abitazioni che producono e usano rinnovabili si potranno ridurre in maniera definitiva i costi a carico delle famiglie, perché a gravare sulle bollette saranno solo i costi e la manutenzione degli impianti, ma non le fonti energetiche – ovvero il sole, il vento, l’acqua e il calore della terra – che sono per natura gratuite. “Chiudi col gas” è nata proprio con questo obiettivo: rimarcare quanto sia importante lasciarsi alle spalle il gas e a considerare le fonti di energia rinnovabile come l’unica vera soluzione alla crisi energetica.
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