Gatto. Le fusa

Esistono due diverse teorie circa l’origine delle fusa, considerate ancora oggi un “misterioso” suono.

La prima è chiamata “falsa corda vocale”. Si basa sul fatto
che le fusa hanno origine nella gola del gatto, più
precisamente nella laringe”. Il gatto è dotato, oltre alle
normali corde vocali, con cui dà origine ai versi (soffio,
brontolio e miagolio), di un paio di pieghe. Gli esperti spiegano
la presenza di queste pieghe come causa prima della produzione
delle fusa.
Secondo questa teoria, le fusa non sarebbero altro che una specie
di respiro pesante simile al russare umano. Infatti, quando il
gatto fa le fusa, collo e petto vibrano: questo significa che anche
il diaframma è coinvolto in questo processo.

Una seconda teoria, un po’ più strana e poco credibile si
basa sulla “turbolenza del sangue”. Il flusso sanguigno venoso,
aumentando di pressione, produrrebbe una turbolenza. Nella zona del
petto esiste una piccola costrizione che produrrebbe un effetto
turbolenza, un effetto “rombo di cascata”. Il suono, amplificato
dal diaframma, risalirebbe lungo la trachea per finire nella
cavità nasali e produrre le fusa che conosciamo.

Questo suono è talmente importante che il gatto possiede nel
cervello un’ampia zona detta “delle fusa” che controlla il
fenomeno.

Le fusa hanno il preciso significato di: “sono inoffensivo, non
avere paura” ed è tipico dei gattini che stanno succhiando
il latte e della mamma che, durante l’allattamento, fa sapere che
tutto è a posto.
Le fusa sono anche utilizzate nei rapporti sociali tra gatti
diversi: di solito quando passa un dominante, i sottoposti si
accucciano e fanno “ron ron” per indicare la loro non
pericolosità.

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