Il santuario di Peam Krasop e la riserva di Koh Kapik Ramsar sono uno scrigno di diversità da preservare, secondo Fauna & Flora Internacional.
Il più grande sito di e-commerce giapponese vieta la vendita di avorio
La multinazionale del commercio online Rakuten ha deciso di mettere al bando qualsiasi oggetto realizzato con avorio di elefante.
Il commercio di avorio (nonostante sia stato dichiarato illegale nel 1989) è la principale causa di morte degli elefanti africani (Loxodonta africana), che vengono uccisi illegalmente dai bracconieri per le loro preziose zanne. Secondo una ricerca della Iucn la popolazione di elefanti è diminuita del 20 per cento dal 2006 al 2015 e conta attualmente appena 415mila esemplari. In questo preoccupante contesto non possiamo che accogliere con grande entusiasmo la decisione di Rakuten, una delle più grandi aziende giapponesi dell’e-commerce, una sorta di Amazon asiatica, che ha annunciato la messa al bando qualsiasi oggetto realizzato con l’avorio.
Rakuten si adegua
Rakuten, ritenuto il più grande rivenditore online mondiale di oggetti realizzati con avorio di elefante (criticato in passato anche per la vendita di carne di balena, poi vietata nel 2014 dopo una sentenza della Corte di giustizia internazionale) ha cambiato le sue direttive per quanto riguarda la vendita di prodotti derivati dall’avorio a partire dallo scorso primo luglio, “in risposta alle crescenti preoccupazioni internazionali”, si legge in una nota della società. Potranno essere venduti legalmente solo gli oggetti importati prima del 1989, per questo i venditori devono mantenere registri accurati e vendere solo avorio certificato. Gli attivisti temono però che queste regole vengano eluse e che l’avorio continuerà ad entrare illegalmente in Giappone.
Vietati anche i prodotti di tartaruga
I prodotti d’avorio più venduti su Rakuten sono gli hanko, ovvero degli appositi timbri che i giapponesi solitamente utilizzano al posto della propria firma. Altri oggetti sono gioielli, statuine, sculture, strumenti musicali tradizionali giapponesi e bacchette. La società giapponese, che ha inoltre proibito la vendita sul proprio portale di prodotti realizzati con parti di tartaruga, ha affermato che occorreranno circa uno o due mesi affinché tutti i prodotti vietati vengano rimossi dal sito.
L’esempio della Cina
Questa decisione segue lo storico provvedimento della Cina, il più grande mercato d’avorio del mondo, che nel dicembre del 2016 ha annunciato la messa al bando del commercio interno di avorio entro la fine del 2017.
L’oscuro settore dell’e-commerce giapponese
L’auspicio è che il provvedimento adottato da Rakuten venga imitato da altre aziende del settore del commercio elettronico del Giappone, attualmente caratterizzato da una diffusa non conformità alla legislazione nazionale in materia di commercio di avorio, secondo un’indagine condotta nel 2014 da Traffic, ong che monitora globalmente il commercio della fauna selvatica. “Il mercato online di avorio in Giappone è compromesso da gravi problemi di regolamentazione”, ha affermato Yannick Kuehl, direttore regionale di Traffic per l’Asia orientale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I popoli indigeni festeggiano: le balene hanno ottenuto lo status di persone giuridiche. Si riuscirà a così a proteggerle?
Grazie al progetto di E.ON Italia, nel bosco lombardo i visitatori potranno scoprire la bellezza e l’importanza degli ecosistemi locali.
L’influenza aviaria è un virus che generalmente colpisce i volatili. Si sta però diffondendo anche tra altre specie, colpendo ad esempio quelle marine della Patagonia.
Nello stato di Washington, e non solo, è stata votata favorevolmente la legge che vieta l’allevamento intensivo di polpi.
In occasione del suo novantesimo compleanno, ripercorriamo la carriera di Jane Goodall, dal suo inestimabile contributo alla primatologia, fino al suo contagioso attivismo ambientale.
Lo scorso 14 marzo, all’età di 75 anni, se n’è andato il grande primatologo, che con il suo sguardo curioso e peculiare ci ha insegnato a guardare le altre specie senza le lenti deformanti dell’antropocentrismo.
I ricercatori hanno osservato un crollo del numero di megattere nel Pacifico causato dalla mancanza di cibo a seguito di un’ondata di caldo anomalo
Sale sul podio l’olivastro millenario di Luras, in Sardegna, nell’ambito del prestigioso riconoscimento European tree of the year 2024: l’albero italiano ottiene il terzo posto, dietro a “The weeping beach of Bayeux” in Francia e al vincitore “The heart of the garden” in Polonia, quest’ultimo accreditato con quasi 40.000 voti. European Tree of the year