
Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Milena Gabanelli torna a parlare di clima e ambiente nella puntata di Dataroom pubblicata sul Corriere della Sera dedicata alla guerra alla Terra dichiarata da Trump.
Dopo la puntata dedicata ai cambiamenti climatici, questa volta la rubrica Dataroom del Corriere della Sera, curata dalla giornalista Milena Gabanelli, nota soprattutto per i suoi dieci anni alla guida del programma televisivo Report, ha scelto di dedicarsi alla guerra dichiarata a clima e ambiente dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Guarda anche: La puntata di Dataroom di Milena Gabanelli sui cambiamenti climatici
“Dalla deregulation per i pesticidi alla cancellazione dei limiti imposti alle emissioni delle centrali elettriche, passando dal rilancio della fonte energetica più inquinante, il carbone, Donald Trump ha mostrato tutta la sua avversità a ogni politica di tutela ambientale”, scrivono Gabanelli insieme al collega Massimo Gaggi. “Fino all’accusa choc di voler ridare spazio a una sostanza micidiale come l’amianto. Convinto di non avere responsabilità planetarie e sentendosi il presidente di quelli che l’hanno eletto, non di tutti gli americani, appena arrivato alla Casa Bianca Trump ha ritirato gli Usa dal patto di Parigi sul riscaldamento globale. Lui non ci crede. In compenso ha varato misure destinate ad innalzare ulteriormente la temperatura del Pianeta”.
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Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
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