Almeno 153 persone sono morte a Seul, in Corea del Sud, nella serata di sabato 29 ottobre, nel corso delle festività organizzate in occasione di Halloween. Si tratta di un bilancio ancora provvisorio, dal momento che sono ancora numerose le persone disperse , secondo le informazioni fornite dalle autorità della nazione asiatica nella giornata di domenica.
L’invio di 140 ambulanze non è bastato ad evitare la strage di Halloween a Seul
Decine di migliaia di persone, soprattutto giovani, si erano concentrate nel quartiere di Itaewon, noto per la movida notturna. Col passare dei minuti la folla è aumentata, accalcandosi sempre più, soprattutto in alcune strade. Il risultato è stato che migliaia di persone sono rimaste letteralmente imprigionate e schiacciate dalla pressione esercitata dall’afflusso. Mentre altri – come riferito dal capo della caserma dei vigili del fuoco di Yongsan – sono rimaste intrappolare nelle numerose stradine strette della zona.
Sul posto non è stato sufficiente l’invio di ben 140 ambulanze: il personale medico ha praticato massaggi cardiaci a decine di persone, ma non è stato possibile evitare il peggio. Numerosi video pubblicati sui social network hanno mostrato i corpi di centinaia di persone, alcuni già privi di vita, sdraiati ai lati delle strade.
🔴ULTIM'ORA🔴 Sarebbero 120 le persone rimaste uccise da una grande folla che si è accalcata in una strada stretta durante i festeggiamenti di Halloween nel quartiere di Itaewon a Seul, in Corea del Sud. Più di 150 i feriti.#Halloween#Seoulkorea#CoreadelSud#news#UltimOrapic.twitter.com/wfj9jPHD2G
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Seok-youl, ha parlato alla nazione menzionando “una tragedia, un disastro che non sarebbe dovuto accadere”. Lo stesso dirigente ha promesso “un’inchiesta rigorosa” per accertare i fatti “ed evitare che ciò possa riprodursi in futuro”, e ha dichiarato il lutto nazionale.
Il piano di pace per l’Ucraina ricorda molto quello per la Striscia di Gaza. Kiev dovrebbe cedere diversi suoi territori alla Russia e ridimensionare l’esercito.
Un rapporto della ong israeliana PHRI denuncia la strage di palestinesi nelle strutture detentive israeliane. I morti ufficiali sono 98 ma si contano centinaia di dispersi.
La procura di Istanbul ha formulato le accuse nei confronti dell’ex sindaco Ekrem Imamoglu. I capi d’accusa per l’oppositore di Erdoğan sono 142 per oltre 2.500 anni di carcere.