La polizia del Kenya ha ucciso 16 manifestanti durante le proteste antigovernative

Migliaia di persone sono scese in strada in Kenya per protestare contro il governo e la brutalità della polizia. Che ha aperto il fuoco, uccidendo 16 manifestanti.

  • Il 25 giugno migliaia di persone hanno manifestato in Kenya nell’anniversario della strage del 2024, quando la polizia uccise oltre 60 manifestanti.
  • Anche in questa occasione la polizia ha aperto il fuoco, causando una strage e arrestando decine di persone.
  • Nelle scorse settimane altri episodi di brutalità di polizia avevano scosso il Kenya.

La repressione brutale delle manifestazioni antigovernative in Kenya ha causato almeno 16 morti e 400 feriti. Centinaia di persone nella giornata del 25 giugno sono scese in strada per l’anniversario della strage del 2024, quando la polizia aveva aperto il fuoco sulle manifestazioni contro una proposta di legge sull’aumento delle tasse, uccidendo oltre 60 persone. Ora è successo di nuovo, dopo che già nelle scorse settimane l’operato della polizia era finito sotto pesante accusa. Prima per la morte del blogger Albert Ojwang mentre si trovava in custodia della polizia, poi però gli spari in faccia da distanza ravvicinata contro il venditore ambulante Boniface Kariuki, ridotto in fin di vita. 

Strage di manifestanti in Kenya

Il 25 giugno 2024 migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro una proposta di legge del governo, che mirava ad aumentare le tasse per ridurre il debito pubblico. In quell’occasione la polizia aveva aperto il fuoco sui manifestanti, uccidendone almeno 60, e questo aveva aumentato la rabbia popolare, tanto che la legge sulla tassazione venne ritirata.

Un anno dopo, il 25 giugno 2025, migliaia di persone sono scese in strada a Nairobi e nelle altre principali città del Kenya. Da una parte l’obiettivo è stato quello di commemorare le vittime del 2024, dall’altro di contestare ancora una volta l’operato del governo, che nel corso dell’ultimo anno non ha approvato le riforme promesse alla popolazione, né ha instaurato un dialogo con quest’ultima. Nella capitale il centro è stato reso inaccessibile ai manifestanti, mentre gli edifici delle istituzioni sono stati circondati da filo spinato e altre barriere. In diversi distretti ci sono stati scontri con la polizia, che ha sparato lacrimogeni e aperto il fuoco sulle proteste.

Il risultato è stata un’altra, ennesima strage. Come ha sottolineato Irũngũ Houghton, direttore di Amnesty international Kenya, sono state uccise 16 persone e i feriti sono 400. Decine di manifestanti sono stati arrestati. Il governo ha vietato ai canali televisivi di trasmettere immagini delle proteste e le reti che hanno violato quest’ordine sono state oscurate. 

La brutalità della polizia

Nelle scorse settimane due episodi avevano riacceso i riflettori sulla brutalità della polizia del Kenya. E se il 25 giugno c’erano migliaia di persone in piazza era anche per questo motivo.

A inizio giugno Albert Ojwang, un blogger con posizioni critiche nei confronti del governo, è morto mentre si trovava in custodia della polizia. Era stato arrestato per una denuncia per diffamazione presentata dalla polizia proprio per i suoi post critici sul modus operandi del corpo. Inizialmente la polizia ha parlato di una caduta accidentale come causa del decesso, poi però l’autopsia ha rilevato che Ojwang è stato vittima di un’aggressione nel commissariato. Il capo di polizia che aveva presentato la denuncia contro il blogger si è dimesso, mentre tre poliziotti si trovano ora sotto accusa per omicidio.

La morte di Ojwang ha causato nuove isolate proteste da parte della popolazione, di cui le grandi manifestazioni del 25 giugno sono state un’evoluzione naturale. Proprio nel corso delle prime proteste la polizia ha sparato in testa, a distanza ravvicinata e senza alcun motivo, al venditore ambulante 22enne Boniface Kariuki, riducendolo in fin di vita. Due agenti si trovano sotto indagine per quell’episodio, uno dei tanti casi di abuso di polizia in Kenya. Nel 2024 la Kenya Human Rights Commission ha documentato 160 casi simili, mentre da inizio 2025 sono decine le persone morte mentre si trovavano in custodia della polizia.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Le immagini della visita di stato di Sergio Mattarella in Kenya

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è volato in Kenya per un viaggio istituzionale volto a consolidare i rapporti con lo Stato africano e rafforzare la cooperazione. Si tratta della prima visita di Mattarella in Kenya dall’elezione del nuovo presidente William Ruto, che ha vinto alle consultazioni dell’agosto 2022. Tra gli obiettivi del viaggio, durato