L’ultimo attacco, nel sud della Striscia di Gaza, ha causato oltre 50 morti e centinaia di feriti. Israele continua a usare la fame come arma contro i palestinesi.
- L’esercito israeliano ha aperto il fuoco sulla folla in fila per la farina in un punto di distribuzione del cibo a Khan Younis.
- Quasi tutte le vittime di Gaza degli ultimi giorni sono state causate dagli attacchi israeliani durante la consegna del cibo.
- Le persone ferite sono state trasportate con urgenza al Nasser hospital, che però non è in grado di accogliere tutti.
L’esercito israeliano ha aperto il fuoco sui civili in fila per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, causando una strage. È successo nei pressi di un punto di distribuzione del cibo a Khan Younis, nel sud del territorio palestinese. Il bilancio è di almeno 51 morti e centinaia feriti. Le vittime degli ultimi giorni nella Striscia di Gaza sono state per la quasi totalità causate dagli attacchi durante la distribuzione del cibo per mano dell’esercito israeliano, che continua a colpire il popolo palestinese in parallelo ai suoi attacchi all’Iran.
Un’altra strage a Gaza
Il 16 giugno migliaia di persone palestinesi si trovavano in fila lungo una strada a Khan Younis, lì dove si trova un punto di distribuzione di farina. Secondo diversi testimoni a un certo punto l’esercito israeliano ha iniziato a sparare sulla folla e in un secondo momento sono arrivati anche i colpi sparati dai carri armati, che hanno causato potenti esplosioni.
“I droni israeliani hanno aperto il fuoco sulle persone in fila per la farina. Pochi minuti dopo, i tank israeliani hanno sparato diversi colpi, causando un gran numero di morti e feriti”, ha denunciato Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione civile. Il bilancio provvisorio è di oltre 50 morti e centinaia di feriti. Le persone sono state trasportate con urgenza al Nasser hospital, uno degli ultimi rimasti operativi nella Striscia di Gaza messa in ginocchio dall’assedio e dal blocco totale israeliano, che però non è in grado di accogliere tutti i feriti. Molte persone vengono curate per terra.
La fame come arma contro i palestinesi
Dopo oltre due mesi di blocco agli aiuti umanitari, da fine maggio Israele ha preso il controllo della distribuzione del cibo nella Striscia di Gaza attraverso un organismo creato ad hoc, la Gaza Humanitarian Foundation. Il nuovo sistema di distribuzione degli aiuti israeliano si è dimostrato sin dall’inizio inefficiente, tanto che l’Onu e le altre realtà umanitarie ne hanno preso le distanze. E usa la fame come arma contro il popolo palestinese.
Quasi tutte le vittime di Gaza degli ultimi giorni sono state causate dagli attacchi dell’esercito israeliano durante la consegna degli aiuti umanitari. “Esiste una correlazione costante tra le posizioni dei quattro siti annunciati per la distribuzione di cibo e gli attacchi israeliani che causano vittime”, ha sottolineato Thanos Gargavanis, dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’esercito israeliano ha giustificato questi attacchi dicendo di aver intimato alle persone di non avvicinarsi e di aver aperto il fuoco davanti a comportamenti definiti “sospetti”. Riguardo all’ultimo strage ha detto che è stata avviata un’indagine interna.
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