Trump dice che Israele avrebbe accettato un cessate il fuoco provvisorio a Gaza

L’annuncio di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, lanciato da Trump, non ha trovato conferme per il momento dagli attori interessati.

  • Con un post sul suo social media Truth, Trump ha detto che Israele ha accettato un cessate il fuoco a Gaza.
  • Né da Israele, né da Hamas, né dagli altri attori coinvolti nei negoziati sono arrivati commenti al riguardo.
  • È possibile che Trump stia aumentando gli sforzi negoziali in vista della visita di Netanyahu a Washington.

Il presidente statunitense Donald Trump ha prospettato l’imminenza di un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto con un post sul suo social media Truth, dove ha scritto che Israele avrebbe accettato le condizioni necessarie per l’accordo e che ora si attende la risposta da parte di Hamas. Gli attori interessati in realtà non hanno dato alcun riscontro al riguardo, ma è possibile che Trump stia aumentando la pressione su Netanyahu in vista della sua visita a Washington, prevista per il 7 luglio.

Cessate il fuoco a Gaza?

“Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante i quali lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra”, ha scritto il presidente Donald Trump, il 2 luglio, sul suo social network Truth. “I qatarioti e gli egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire a portare la pace, presenteranno questa proposta finale. Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, anzi, può solo peggiorare”, ha aggiunto.

L’annuncio di Trump è avvenuto a sorpresa perché nessuno degli attori citati nel suo post ha confermato l’imminenza di un accordo. Israele nelle ultime ore ha continuato a bombardare pesantemente la Striscia di Gaza, colpendo tra gli altri un internet café frequentato da giornalisti e studenti. Il Qatar e l’Egitto non hanno diffuso messaggi su un buon esito dei negoziati, così come non lo ha fatto l’organizzazione palestinese Hamas, che da tempo pone tra le condizione necessarie per un accordo il ritorno al vecchio sistema di distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, ponendo fine alle operazioni discriminatorie e violente della Gaza Humanitaria Foundation, gestita da Israele.

Netanyahu a Washington

Parlando con i giornalisti, Donald Trump si è perfino sbilanciato sulla data in cui verrà siglato l’accordo del cessate il fuoco. “La prossima settimana”, ha detto. E non è una previsione casuale.

Il 7 luglio il premier israeliano Benjamin Netanyahu volerà a Washington per una visita negli Stati Uniti. È possibile che Trump stia aumentando la pressione e gli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco proprio in quell’occasione, che avrebbe buone ripercussioni in termini di immagine e gli permetterebbe di proseguire la sua auto-narrazione di essere un presidente di pace (smentita dai vari fronti militari in cui sono stati coinvolti gli Stati Uniti negli ultimi mesi, come l’Iran).

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