La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Energia dall’oceano: un impianto produrrà elettricità dall’energia termica dell’oceano
Il sistema sfrutta la differenza di temperatura tra le acque superficiali e quelle profonde per produrre elettricità. Sempre disponibile, 24 ore su 24, 7 su 7.
Si tratta della prima centrale di conversione dell’energia termica oceanica, nome tecnico Otec (Ocean thermal energy conversion). A realizzarla la Makai Ocean Engineering che sul sito ufficiale spiega che “il sistema produce elettricità utilizzando la differenza termica tra le fredde acque profonde e quelle tropicali superficiali”.
Alle Hawaii producono energia dall’oceano
Il sistema in pratica fa passare l’acqua calda a temperature tropicali (circa 25 gradi centigradi) in un evaporatore che, a sua volta, vaporizza il cosidetto “fluido di lavoro”. Qui i vapori generati passano attraverso una turbina che produce elettricità e viene convogliata alla rete. A sua volta il vapore passa attraverso un condensatore e a contatto con l’acqua più fredda (circa 5 gradi in profondità), fa condensare il fluido che può così ritornare nel ciclo.
“Circa il 70 della luce solare che arriva sulla Terra viene assorbita dagli oceani”, spiega Duke Hartman, vice per lo sviluppo commerciale alla Makai. “Molta di questa energia viene catturata dalla superficie degli oceani sottoforma di calore. In questo modo possiamo estrarre quell’energia 24/7 e usare quell’energia quando vogliamo, senza bisogno di immagazzinarla”.
Energia dall’oceano. I primi test alle Hawaii
Il primo test è stato realizzato nell’Isola di Hawaii, la più grande dell’arcipelago, ed è in grado di produrre 105 kilowatt, capaci di coprire la domanda energetica di un centinaio di abitazioni. Per ora i costi per la realizzazione di una centrale di questo tipo si aggirano intorno ai 5 milioni di dollari, eccessivi per rendere l’elettricità prodotta competitiva e sostenibile dal punto di vista economico. Ma Hartman conferma a Bloomberg News che “siamo convinti che l’energia termica oceanica sarà un elemento importante nella creazione di una rete stabile ad energia rinnovabile”.
Nonostante sia una tecnologia ancora agli inizi, promette di concorerre nel portare le Hawaii a produrre il 100 per cento della propria energia da fonti rinnovabili con sole, vento e oceani, entro il 2045.
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