Ikea Italia raggiunge il 100% di energia rinnovabile

Pubblicato l’11mo rapporto di sostenibilità del Gruppo svedese. Materie prime, energia ed economia circolare le nuove sfide. “Lavoriamo per avere un impatto positivo sul pianeta e sulle persone che lo abitano”.

È stato presentato nelle sale di Ikea of Sweden, ad Älmhult in Svezia, l’11mo rapporto di sostenibilità di Ikea Italia. L’occasione è quella per presentare i dati dell’anno fiscale 2016, ma soprattutto per vedere da vicino il centro di sviluppo e di ricerca di tutti i prodotti del marchio svedese: qui infatti prendono vita le idee di designer e creativi e distribuite poi nei retail sparsi nel mondo.

ikea italia
Uno dei motti del fondatore di Ikea, Ingvar Kamprad. Qui campeggia all’entrata del museo a lui dedicato.

“I dati del report testimoniano concretamente un traguardo importante per Ikea ed evidenziano l’approccio globale dell’azienda”, dichiara Stefano Brown, sustainability manager di Ikea Italia. “Che ha scelto come strategia di sostenibilità ‘People and Planet positive’, ovvero non più limitarsi a ridurre l’impatto sull’ambiente e sulle persone, bensì ambire ad averne uno positivo”.

Un approccio nuovo e un passo ulteriore verso la sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Per questo è stato coniato un nuovo claim: “Ikea goes all in”. “Per ogni aspetto coinvolto dalle sue attività – si legge nel rapporto – (Ikea) si impegna al 100 per cento per massimizzare il suo impatto positivo e ridurre, sino ad eliminare, quello negativo”.

Il design democratico secondo Ikea Italia

Una casa più sostenibile è il primo dei risultati che il Gruppo si è impegnato a raggiungere. Nel 2016 il 100 per cento di cotone era certificato Better Cotton Initiative, partnership che ha l’obiettivo di migliorare i metodi di coltivazione dei Paesi produttori di cotone proveniente da fonti più sostenibili. Meno pesticidi e fertilizzanti, riduzione dei consumi d’acqua e salvaguardia dei diritti dei lavoratori: un cotone più equo e sostenibile.

C’è poi il legno, materia regina di Ikea Italia. Su 425mila metri cubi di materiale a base legno, il 61 per cento proviene da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council, sistema internazionale che garantisce la corretta gestione forestale). L’obiettivo è di raggiungere il 100 per cento entro il 2020.

“Ma è l’economia circolare il settore che vogliamo implementare”, spiega Brown. Ecco allora che i film di plastica degli imballaggi vengono recuperati e riciclati dall’Aliplast, azienda italiana di recupero di rifiuti plastici. Qui viene rigenerata per tornare nel ciclo e rimanere all’interno della filiera. Ma Ikea Italia raccoglie certe tipologie di rifiuto, per dare loro nuova vita: “Anche alcune categorie di prodotti Ikea usati, possono essere riportati nei nostri negozi e, a seconda delle loro condizioni, vengono avviati a riparazione e alla successiva vendita presso l’Angolo Occasioni o donati ad associazioni a scopo benefico”.

Il negozio Ikea di Brescia
Il negozio Ikea di Brescia © Ikea

L’energia in Ikea? Rinnovabile al 100%

Indipendenza energetica. È questa la parola d’ordine del gruppo svedese. Per questo l’acquisto e la produzione di energia da fonti rinnovabili è una priorità. Per il primo anno la percentuale di energia elettrica proveniente da rinnovabili utilizzata nei negozi e nei depositi nazionali ha raggiunto il 100 per cento. “Il nostro modello di business ci richiede di assumerci la totale responsabilità rispetto all’impatto delle nostre attività lungo l’intera value chain” conclude Belén Frau, amministratore delegato di Ikea Italia. “Il nuovo report vuole essere non solo uno strumento di presentazione del nostro impegno nell’ambito della sostenibilità ma anche un invito perché ciascuno di noi faccia la propria parte: anche le piccole azioni del quotidiano sono importanti per raggiungere grandi risultati”.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati