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La Giornata mondiale per i diritti degli animali ci ricorda che libertà e giustizia sono fondamentali per ogni individuo, a prescindere da razza o specie.
Mangiati, indossati, sfruttati per la sperimentazione scientifica e per il nostro intrattenimento, è incalcolabile il numero di animali uccisi quotidianamente dall’uomo (solo per scopo alimentare ne vengono ammazzati circa 150 miliardi ogni anno nel mondo).
Parlare di diritti degli animali in una società che non riconosce diritti neppure agli uomini può sembrare bizzarro, eppure un cosa non esclude l’altra e, come sosteneva la nota scrittrice francese Marguerite Yourcenar, “gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà”.
Il 10 dicembre, in concomitanza con la Giornata mondiale per i diritti umani, si celebra la Giornata mondiale per i diritti degli animali, istituita proprio per estendere tali diritti inalienabili a tutte le creature che popolano il pianeta, anche se appartengono ad una specie diversa dalla nostra. La ricorrenza è stata istituita nel 1998 dall’associazione animalista inglese Uncaget Campaigns (ora questa associazione è diventata Centre for Animals & Social Justice) per evidenziare gli abusi che vengono perpetrati ai danni degli animali, i quali non possono votare, protestare o avere appoggi politici.
Il Centre for Animals & Social Justice ha stilato una Dichiarazione universale dei diritti degli animali, secondo la quale “tutte le creature hanno diritto alla vita e alla libertà”. L’obiettivo della campagna è quello di convincere l’umanità che la gentilezza e il rispetto sono dovute a tutte le creature senzienti.
In occasione della giornata sono previste manifestazioni, eventi e proiezioni in tutto il mondo, per mostrare al pubblico la realtà dello sfruttamento e della sofferenza degli animali, abitualmente camuffata ed edulcorata dai media tradizionali.
Le manifestazioni sono caratterizzate dalla presenza di candele, torce e lampade, simbolo della giornata è infatti la luce, per rappresentare l’esigenza di “fare luce” sulle torture inflitte a miliardi di animali in tutto il pianeta.
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