Il cambiamento climatico si vede, Greenpeace mostra le prove

Una delle conseguenze peggiori e soprattutto visibili del riscaldamento globale è l’innalzamento del livello dei mari. Un fenomeno che si verifica a causa dello scioglimento dei ghiacci, soprattutto del Circolo polare artico. Non è un caso, quindi, se lo slogan della Giornata mondiale dell’ambiente 2014 è “Alza la tua voce, non il livello del mare”.

Una delle conseguenze peggiori e soprattutto visibili del riscaldamento globale è l’innalzamento del livello dei mari. Un fenomeno che si verifica a causa dello scioglimento dei ghiacci, soprattutto del Circolo polare artico. Non è un caso, quindi, se lo slogan della Giornata mondiale dell’ambiente 2014 è “Alza la tua voce, non il livello del mare”.

 

Così l’organizzazione ambientalista Greenpeace ha pensato di mostrare i volti delle persone che, vivendo sulle coste, stanno subendo sulla loro pelle questo pericolo. Bangladesh, Maldive, Kiribati. Sono solo alcuni dei paesi che rischiano di sparire dalle cartine geografiche.

 

“Mai come in questo periodo, il tema dei cambiamenti climatici si intreccia con l’agenda politica globale” ha detto Andrea Boraschi, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia. “Finalmente le grandi potenze mondiali esprimono buona volontà e impegno per contrastare i cambiamenti climatici come dimostrano i recenti provvedimenti del presidente degli Stati Uniti Barack Obama sul taglio delle emissioni di gas serra e l’immediata risposta della Cina con piani di ingenti investimenti in rinnovabili e annunci di misure per l’abbattimento delle emissioni di CO2 nei prossimi anni”.

 

I prossimi incontri per decidere come la comunità internazionale deve agire per contrastare il cambiamento climatico e salvare il pianeta sono alle porte. Il più importante, quello dove un nuovo accordo internazionale dovrebbe essere sottoposto alle firme è la conferenza che si tiene a Parigi, in Francia, nel 2015.

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