Il 9 giugno si è celebrato il National Day del Principato di Monaco in Expo Milano 2015, alla presenza del Principe Alberto di Monaco. Lungo il Decumano hanno sfilato in abiti tradizionali i componenti della banda “Les carabiniers de Prince”, le autorità, il gruppo folk “La Paladienne”, esibendosi nei canti tipici monegaschi prima della visita
Il 9 giugno si è celebrato il National Day del Principato di Monaco in Expo Milano 2015, alla presenza del Principe Alberto di Monaco. Lungo il Decumano hanno sfilato in abiti tradizionali i componenti della banda “Les carabiniers de Prince”, le autorità, il gruppo folk “La Paladienne”, esibendosi nei canti tipici monegaschi prima della visita privata al padiglione da parte del Principe.
L’eleganza, la tradizione, la ricchezza del Principato di Monaco sono solo una cornice al grande impegno sociale della Fondazione Principessa Charlene di Monaco e della Fondazione Principe Alberto II di Monaco. Una solidarietà espressa chiaramente sia nella scelta di costruire un padiglione interamente sostenibile, riciclabile e riutilizzabile che nella selezione di alcune delle attività benefiche intraprese dalla famiglia reale. Il Principato di Monaco risponde al tema lanciato da Expo Milano 2015 presentando, all’interno di uno dei padiglioni più significativi dell’intera esposizione, le iniziative in favore della salvaguardia ambientale, della biodiversità dei mari e contro la malnutrizione e la fame nel mondo.
La storia monegasca viene raccontata insieme alle lotte contro la deforestazione, la pesca irrazionale e la malnutrizione dei popoli nei paesi in via di sviluppo, insieme alle azioni che incentivano la pratica sportiva, la tutela dell’agricoltura tradizionale e a molti altri interventi nell’ambito della nutrizione e della salvaguardia ambientale. Lo stesso padiglione dimostra la decisione e la convinzione del Principato di Monaco negli obiettivi che persegue: al termine dell’esposizione universale l’edificio verrà completamente smontato e rimontato in un villaggio in Burkina Faso dove ospiterà un centro polifunzionale della Croce rossa.
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Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
A un mese dalla chiusura di Expo, annunciata la destinazione del padiglione Coca Cola, che tornerà a seconda vita come promesso. Gratuitamente e a disposizione degli appassionati di basket.
Chiusi i cancelli dell’Esposizione, ora alcuni dei padiglioni in legno certificato Pefc avranno una seconda vita.
Dopo la Carta di Milano, a Expo Milano 2015 nasce il manifesto sull’agricoltura biologica: la Carta del Bio. Per nutrire il pianeta e proteggere la terra.
L’agricoltura biologica in Perù, che rispetta la terra e chi la coltiva, ha permesso ai contadini peruviani di uscire dalla povertà e dal narcotraffico.
Concluso uno degli appuntamenti più importanti di Expo nella Giornata mondiale dell’alimentazione. Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte”.
L’edizione del 2015 è dedicata alla protezione sociale per enfatizzarne l’importanza nel combattere la povertà rurale e nell’assicurare l’accesso al cibo.
Un sito espositivo unico, in un Paese crocevia tra Europa ed Asia. Da Astana partirà la transizione energetica del Kazakistan.
Dal 15 ottobre Milano ospita una mostra fotografica molto particolare: una selezione di venti scatti di Peter Caton rappresentativi di come sia possibile coltivare (e mangiare) cibo senza inquinare.
