
“Siamo le disattenzioni. Le conseguenze. Le fortune immeritate. Le sventure. Siamo addormentati sotto cieli noncuranti”.
Una ragazzina in cerca di giustizia. Uno sceriffo cattivissimo, detto “Il Grinta”, e un ranger texano. Tutti alla ricerca dello stesso uomo in un viaggio duro e pieno di insidie.
Mattie ha quattordici anni e un’idea chiara nella sua testa:
vendicare la morte di suo padre. Determinata, si presenta dallo
sceriffo che le hanno assicurato essere il più cattivo, Reuben
Cogburn, detto il Grinta. Lui, un occhio solo, un soprabito nero
impolverato e un distintivo sul panciotto, mezzo alcolizzato e
decisamente sovrappeso, dice che la aiuterà, a patto che lei
gli dia cento dollari. Mattie li procura e il sodalizio tra i due
sembra suggellato.
Ma un giorno ecco LaBoeuf, un ranger texano dal sorrisino
compiaciuto e irritante, che ha lo stesso scopo della piccola
Mattie: trovare lo stesso uomo che ha ucciso suo padre perché
ha ucciso anche altri uomini e lui lo sta cercando per conto di
un’altra famiglia.
Iniziano i battibecchi, gli scontri, LaBoeuf non vuole che
Mattie si unisca a lui e allo sceriffo nella ricerca, ma nonostante
tutto, il viaggio dei tre inizia. La piccola Mattie parte sulla
sella del suo cavallo Nerino, dietro ai due uomini, con la pistola
del padre in un sacchetto dello zucchero. Da subito si capisce che
sarà un viaggio duro, pieno di insidie, ma Mattie non si
scoraggia: lei deve trovare l’assassino di suo padre.
Mattie ha un bel caratterino: è cocciuta, determinata,
insolente, caparbia. Linguacciuta in alcuni passaggi: divertente
sentirla rispondere ai due uomini, soprattutto all’arrogante
LaBouef; pertinenti le sue citazioni dalla Bibbia, a qualsiasi
proposito. Si guadagna subito la simpatia dei lettori, questa
piccola ragazzina dalle idee chiare che, come voce narrante, ci
accompagna in tutto il romanzo.
Un libro avvincente, scritto nel 1968 e ancora attuale.
Divertente e irriverente. Che ci parla della forza di una ragazzina
e delle sue idee, della sua intelligenza e perspicacia. Un western
atipico, a partire dalla protagonista.
Da questo libro nel 1969 Henry Hathaway ha tratto l’omonimo film,
che valse il premio oscar a John Wayne. Un altro film è stato
recentemente realizzato dai fratelli Coen: sarà proprio con
“il Grinta” che i registi apriranno oggi il Festival del film di
Berlino.
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