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Una cinquantina di orsi polari affamati si aggira da giorni nel piccolo villaggio russo Belushya Guba. Ora le autorità potrebbero dover intervenire per garantire l’incolumità dei residenti.
Negli ultimi giorni sarebbero cinquantadue gli orsi polari che, affamati, si sarebbero spinti all’interno del villaggio di Belushya Guba, un insediamento umano nell’arcipelago di Novaya Zemlya, in Russia, che si estende per oltre 82mila chilometri quadrati oltre il Circolo Polare Artico, ed è posizionato tra il mare di Barents a ovest e il mare di Kara a est. Secondo le fonti locali, ma anche secondo alcuni video ed immagini pubblicate sui social network, gli orsi avrebbero saccheggiato le discariche del posto alla ricerca di cibo e si sarebbero addirittura addentrati all’interno degli edifici residenziali, oltre che ad attaccare gli abitanti del villaggio. A nulla sarebbero valsi gli aiuti dei cani da guardia o degli schiamazzi.
Secondo le fonti locali non sarebbe raro avvistare alcuni branchi di orsi polari vicino alle coste meridionali della zona. Ma mai prima d’ora si erano avvicinati alla popolazione locale, provocando non pochi problemi.
Il 2018 ha fatto registrare l’ennesimo record per quanto riguarda l’aumento delle temperature medie globali. Le anomalie più marcate si sono però registrate proprio al Polo Nord, dove le temperature erano anche 20°C sopra la media stagionale. Questo comporta ciò che ormai è sotto gli occhi di tutti: lo scioglimento della banchina di ghiaccio con la conseguente scomparsa dell’habitat dell’orso polare.
Polar bear invasion on Novaya Zemlya as 50 wild animals besiege remote town, and chase people. State of emergency called, locals are told they cannot shoot endangered species scavenging for food at local dump https://t.co/j7nI40QZOK pic.twitter.com/yv3FYu8Nof — The Siberian Times (@siberian_times) 10 febbraio 2019
Una recente ricerca avrebbe dimostrato come gli orsi polari si siano adattati all’acqua più rapidamente di quanto si credesse, dimostrandosi degli ottimi nuotatori. Ciò sarebbe dovuto alla scarsità di cibo e alle lunghe distanze da percorrere per incontrare un approdo ghiacciato sicuro. I ricercatori per la prima volta si sono soffermati nell’osservare la vita acquatica della specie, scoprendo che “le notevoli capacità di nuoto e di immersione degli orsi polari potrebbero fornire loro strumenti per sfruttare gli ambienti acquatici precedentemente non utilizzati. È probabile che questo diventi sempre più importante per la sopravvivenza della specie in un Artico con ghiaccio marino persistente piccolo o assente”.
A quanto pare però per il branco non sembra aver alcun problema nel cercare cibo tra la spazzatura e gli angoli del villaggio. Ciò dimostrerebbe come la specie stia diventando più confidente e che, spinta dalla fame, possa avvicinarsi pericolosamente anche agli insediamenti umani. Un po’ come accaduto per altri grandi mammiferi selvatici come lupi e orsi, che non disdegnano di avvicinarsi ai centri abitati.
Sparare o uccidere orsi polari è vietato dal governo russo, tuttavia, l’abbattimento degli orsi più aggressivi potrebbe diventare “l’unica e necessaria misura per garantire la sicurezza” a Belushya Guba se non si trova rapidamente un’alternativa, ha affermato la dichiarazione del governo. Ci sono comunque buone notizie, una prima valutazione scientifica degli orsi polari che vivono nella regione del mare dei Chukchi, area che va dagli Stati Uniti e la Russia, rivela che la popolazione è in buona salute e non sembra soffrire del declino del ghiaccio artico.
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