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La guida di Kickstarter per aiutare i produttori a ridurre l’impatto ambientale
La piattaforma di crowdfunding ha istituito il proprio Environmental resource center per aiutare i creativi a realizzare prodotti sostenibili.
Nel 2015 Kickstarter, probabilmente la più celebre piattaforma di crowdfunding al mondo, è diventata una benefit corporation, o B-corporation, denominazione che indica uno stato giuridico pensato per quelle aziende che vogliono andare oltre l’obiettivo del profitto e far sì che la loro attività economica crei un impatto positivo su persone e ambiente. Il nuovo statuto di Kickstarter, che si è aggiunta all’esiguo numero di B-corporation statunitensi, prevede dunque che la società non persegua solo il profitto ma consideri l’impatto sociale del proprio operato. In linea con la propria missione, la società di raccolta fondi con sede a Brooklyn ha istituito il proprio Environmental resource center, fondato con l’obiettivo di aiutare creativi e produttori che si avvalgono della piattaforma di crowdfunding a sviluppare i propri prodotti in maniera sostenibile.
Una guida per la sostenibilità
Il centro offre ai produttori gli strumenti necessari per integrare la sostenibilità ambientale al’interno delle loro creazioni. Vengono presentati casi di studio ed esempi di buone pratiche relative ad adozione, valutazione e comunicazione degli sforzi volti a ridurre l’impatto ambientale e sociale. L’Environmental resource center, sviluppato in collaborazione con la ong ambientalista Environmental defense fund (Edf), invita i produttori a pensare i rispettivi prodotti in modo olistico, valutando l’intero processo, dalle catene di fornitura allo smaltimento del prodotto a fine vita.
We teamed up with @EnvDefenseFund to introduce a new way for Kickstarter creators to detail their commitments to the environment.
We’ve also launched the Environmental Resource Center—a guide for people and teams in the early stages of creating a product: https://t.co/IiGj27L9GM
— Kickstarter (@kickstarter) 27 novembre 2018
Dal riciclo al packaging
L’Environmental resource center suggerisce, tra le altre cose, di considerare le modalità di smaltimento e riciclo del prodotto (evitando, ad esempio, l’impiego di materie plastiche nere che non sono solitamente rilevate dai sistemi di selezione ottica del riciclaggio, che le fanno finire nelle discariche), i materiali usati per il packaging, le modalità per realizzare prodotti di lunga durata grazie ad accorgimenti in sede di progettazione, la sostenibilità dei materiali utilizzati e il rispetto delle norme ambientali da parte delle fabbriche da cui ci si rifornisce.
Un impegno per l’ambiente
Kickstarter ha inoltre istituito uno spazio in cui i creatori di progetti sono invitati a impegnarsi pubblicamente nell’adozione di pratiche ambientali. Le nuove funzionalità consentiranno alle imprese di ridurre il proprio impatto in maniera più mirata e capillare e soddisfano la crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti responsabili che non aggravino la già precaria salute del nostro pianeta. “Abbiamo riscontrato un maggiore interesse da parte del pubblico nel sapere come sono realizzati i prodotti e che impatto avranno sul pianeta – ha affermato Fred Krupp, presidente dell’Environmental defense fund. – Grazie all’Environmental resource center i creativi che utilizzano modi innovativi per produrre in maniera sostenibile otterranno un vantaggio”.
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