Le inondazioni in Nigeria hanno ucciso circa 600 persone

Le peggiori alluvioni in Nigeria dal 2012 hanno provocato oltre un milione di sfollati. In Niger e Ciad le forti piogge complicano il quadro umanitario.

Continua ad aggravarsi il bliancio della devastazione provocata dalle alluvioni che hanno colpito l’Africa occidentale. Nelle ultime settimane la situazione è precipitata soprattutto in Nigeria, dove quasi tutto il territorio nazionale è stato coinvolto da eventi metereologici più o meno estremi che hanno fatto vittime e generato oltre un milione di sfollati.

Nigeria, “Le peggiori alluvioni dal 2012”

Sono oltre 600 le persone rimaste uccise dalla furia delle alluvioni che stanno colpendo la Nigeria dall’inizio di questa estate. Domenica la ministra nigieriana per la Gestione delle emergenze, Sadiya Umar Farouq, ha reso noto il bilancio dell’emergenza, che ha mostrato numeri significativamente peggiori rispetto a qualche settimana fa. Si tratta delle “alluvioni più gravi dal 2012”, quando morirono 363 persone e più di 2 milioni rimasero senza casa. Oltre ai morti, il dato  che preoccupa maggiormente il governo riguarda proprio il numero degli sfollati: 1 milione e 300 mila se si considerano i 27 stati colpiti dei 36 che compongono lo stato federale. A questo si aggiunge il dato delle abitazioni distrutte: 200mila, insieme ai tantissimi campi coltivati adiacenti ai villaggi.

In relazione alla devastazione provocata nella campagne stanno crescendo le preoccupazioni sull’approvvigionamento di cibo e di carburante, oltre che quelle per la possibile diffusione di malattie infettive dovute alla prolungata esposizione ad ambienti umidi e insalubri. Secondo le previsoni per le prossime settimane, intense precipitazioni dovrebbero continuare fino alla fine di novembre, specie negli stati di Anambra, Delta, Rivers, Cross River e Bayelsa, nel sud del Paese.

Danni economici giganteschi in Nigeria

Anche i danni economici sono giganteschi, in particolare per quanto riguarda le coltivazioni. Sono migliaia le aziende agricole colpite dal fenomeno, secondo la Nema, Agenzia nigeriana per la gestione delle crisi.

niger, mercato unico africano
Il mercato di Niamey, capitale del Niger. Gli eventi climatici estremi rischiano di colpire duramente le già fragili economie africane © Daniel Berehulak/Getty Images

Si tratta di fenomeni meteorologici che rappresentano la normalità nei mesi che vanno da giugno ad agosto, ovvero nella stagione delle piogge. Ma che nel 2022 hanno assunto contorni drammatici. Acnhe la Nema ha sottolineato come per ritrovare un anno peggiore di questo occorra tornare al 2012.

Niger e Ciad gli altri paesi colpiti 

Oltre alla Nigeria, diversi paesi dell’Africa occidentale sono stati colpiti da violentissime precipitazioni aprtire da agosto. Le piogge hanno provocato le peggiori inondazioni degli ultimi dieci anni. Sebbene quello a cui stiamo assistendo in Nigeria sia senza dubbio lo scenario più grave ad oggi, ad essere coinvolte sono state anche altre nazioni, in particolare Niger e Ciad.

Nel Niger, nazione confinante, le precipitazioni straordinarie hanno provocato l’esondazione dell’omonimo fiume, il che ha causato la morte di circa 200 persone, stando ai dati di dieci giorni fa. Anche in questo caso si tratta di una delle stagioni delle piogge più devastanti della storia: sono 30mila le case danneggiate o distrutte.

Nel Ciad le Nazioni Unite hanno calcolato che il totale delle persone coinvolte a vario titolo dalle inondazioni sia superiore alle 442mila unità. Quest’anno le intense piogge hanno seguito un periodo di prolungata siccità. A risentirne sono stati soprattutto i settori dell’agricoltura e dell’allevamento, che restano i prinicpali strumenti di sussistenza per gran parte della popolazione. Alcuni insedimaneti dediti prevalentemente alla pastorizia hanno raccontato all’agenzia britannica Reuters di essere a corto di latte e cibo. Proprio in Ciad vivono 5,5 milioni di persone, che necessitano di un aiuto umanitario urgente (circa un terzo della popolazione nazionale).

“Piogge eccezionali in Africa colpa dei cambiamenti climatici”

Il direttore generale dell’agenzia meteorologica nazionale, Katiellou Gaptia Lawan, non ha dubbi sull’origine degli eventi estremi: “Secondo tutti i nostri studi, è possibile legare questo genere di piogge ai cambiamenti climatici. Le precipitazioni diventano sempre più intense e aumenta la frequenza dei casi estremi”.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati