Investimenti sostenibili

Come si ottiene (e misura) l’impatto sociale e ambientale degli investimenti

Investire i propri risparmi e avere un impatto sociale e ambientale positivo si può, ed è una scelta sempre più diffusa. Ma bisogna rispettare delle regole.

Non è una location qualsiasi quella che ha ospitato uno degli eventi-chiave della Settimana Sri. Per parlare di impact investing, infatti, si è scelto Base, il polo multifunzionale ospitato dall’area ex-Ansaldo nella zona di Via Tortona, a Milano. In questo centro di innovazione che coinvolge arte, imprenditorialità e welfare, il 15 novembre 2017 una platea attenta ha partecipato alla presentazione di Impact investing, la finanza a supporto dell’impatto socio-ambientale, una pubblicazione realizzata dal Forum per la finanza sostenibile, in collaborazione con Social Impact Agenda per l’Italia e con il supporto di AXA Investment Managers, Etica Sgr e Sella Gestioni Sgr.

L’abc dell’impact investing

Tra le tipologie di investimento, l’impact investing si colloca a metà strada tra le cosiddette strategie financial first e la filantropia (impact only). Perché si parli di impact investing a pieno titolo, l’investitore deve esprimere intenzionalmente la volontà di generare un impatto sociale e ambientale positivo. La metà degli intervistati dall’Annual Impact Investor Survey di Giin (Global Impact Investing Report) dichiara di perseguire obiettivi sia ambientali sia sociali, il 41 per cento si concentra sulla società e il restante 9 per cento sull’ambiente.

L’investitore inoltre si attende un rendimento finanziario, che può variare di caso in caso ma deve prevedere come minimo il rientro del capitale investito. Due investitori su tre, tra quelli intervistati dal Giin, dichiarano di perseguire rendimenti aggiustati per il rischio in linea con quelli di mercato. Il terzo criterio-base dell’impact investing è quello dell’eterogeneità dei rendimenti e delle classi di attivo. Infine, questo impatto sociale e ambientale deve essere misurabile e va rendicontato attraverso un report.

I settori degli investimenti a impatto sociale e ambientale

  • Abitare
  • Energia
  • Microfinanza
  • Servizi finanziari
  • Cibo e agricoltura
  • Salute
  • Acqua, sanificazione e igiene
  • Legno e foreste
  • Educazione
  • Manifattura
  • Information Technology
  • Infrastrutture
  • Arte e cultura

+385 per cento in due anni

Per far capire quanto stia crescendo velocemente il mondo degli investimenti a impatto sociale e ambientale, basterebbe citare una cifra: +385 per cento in due anni. Questo tasso di crescita vertiginoso arriva dall’ultima edizione dello studio Eurosif, che monitora gli investimenti responsabili in Europa e svela che, tra il 2013 e il 2014, gli asset in gestione sono passati da 20 a 98 miliardi di euro. Se ci focalizziamo sull’Italia, scopriamo che nello stesso periodo si passa da 2 a 2,9 miliardi, anche grazie al Fondo Investimenti per l’Abitare di Cdp Investimenti Sgr. E a livello globale? Secondo la rilevazione del Giin, nel solo 2016 ci sono stati investimenti per 22 miliardi di dollari in ben 8 mila progetti.

Come si quantifica l’impatto sociale e ambientale

A questo punto, però, emerge una domanda fondamentale. Una domanda che tra gli addetti ai lavori riecheggia sempre più spesso e che può realmente fare la differenza in questo mondo. Come si misura l’impatto sociale e ambientale di un investimento e, di conseguenza, come lo si racconta agli altri? Innanzitutto, bisogna suddividerli in due grandi categorie: gli impatti diretti di ogni singolo programma o intervento e gli impatti indiretti, considerati a livello di portafoglio di investimento. In questo secondo caso l’impatto sociale e ambientale del fondo sarà costituito dalla somma degli effetti dei vari titoli che lo compongono, ponderati per il livello di esposizione e per il tempo di detenzione degli investimenti.

Non stiamo parlando di un compito semplice. Servono – e questo non sempre è facile – dati sia quantitativi sia qualitativi. Questi dati, ha spiegato l’amministratore delegato di Sella Gestioni Nicola Trivelli, vanno valutati rispettando precisi criteri di qualità, credibilità e rilevanza temporale. Infine, bisogna lavorare nella comunicazione, formando il cliente, valorizzando i risultati e creando un clima positivo. Non a caso la pubblicazione del Forum per la finanza sostenibile dedica un intero capitolo a questo tema, facendo riferimento agli standard condivisi a livello internazionale.

La pubblicazione si chiude con 40 raccomandazioni per sviluppare l’impact investing in Italia. Per passare dalle parole ai fatti ed esercitare il proprio potere di cambiare (davvero) le cose.

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