Andrea Pastorelli, direttore generale di Teach for Italy, spiega come giovani talenti possano diventare agenti di cambiamento nelle scuole svantaggiate.
L’abbraccio di Amma
Ispirandosi all’Advaita Vedanta e al cammino del Bhakti Yoga, la yogini Mata Amritanandamayi gira da vent’anni il mondo per diffondere amore e conforto a gente di tutti i credi e di tutte le nazioni.
“Crescete senza far sì che venga distrutta la vostra
innocenza, e mentre crescete, rimanete umili, in ogni situazione.
La vostra crescita fisica non dovrebbe avere effetto sul bambino
che è dentro di voi. Fate che l’intelletto diventi
più acuto, che la mente ottenga maggiore chiarezza e vigore,
ma, insieme allo sviluppo delle vostre facoltà, dovreste
permettere che si sviluppino anche i sentimenti del cuore. Una tale
crescita è perfetta nelle proporzioni. Vi aiuterà a
mantenere un’attitudine intelligente e salutare verso la vita, in
ogni situazione possibile. Questo è davvero il fondamento
basilare della vita che vi permette di avere l’esperienza di un
rapporto amorevole e intelligente nei riguardi di ogni persona e
cosa.”
In queste semplici ma non facili parole, si racchiude il messaggio
di Amma, la donna che sparge abbracci per il pianeta per consolare
le anime confuse del mondo di oggi.
Mata Amritanandamayi, detta Amma, dall’età di dieci anni
cominciò a entrare in estasi sempre più
frequentemente; danzava e cantava inebriata di Dio e totalmente
estraniata dal mondo: “Sorridendo la Madre Divina diventò
una massa di splendore e si fuse in Me. La mia mente fiorì e
venne bagnata dalla luce colma di tante sfumature della
Divinità”. Ebbe quindi l’esperienza che tutte le forme di
Dio e tutti gli aspetti della divinità esistevano dentro Lei
e poteva manifestarli a Sua volontà. Anche se non si possono
limitare gli insegnamenti di Amma a nessuna singola filosofia o
sistema di fede, possiamo dire che essi traggono origine dalla
Filosofia dell’Advaita Vedanta e dal cammino del Bhakti Yoga.
Nel 1993, al Parlamento Mondiale delle Religioni tenuto a Chicago,
Amma fu eletta come uno dei tre presidenti rappresentanti della
fede induista. Nel 1995, fu invitata a parlare all’Interfaith
Celebration (Celebrazione tra i vari Credo) tenuta a New York in
occasione della commemorazione del cinquantesimo anniversario delle
Nazioni Unite e nel 2000 fu nuovamente invitata a parlare all’Onu
in occasione del convegno del Millennio dei maggiori leader
spirituali del mondo.
Attraverso vent’anni di servizio instancabile, Amma ha confortato e
consolato gente proveniente da ogni angolo del globo e di ogni
estrazione sociale con il contatto personale, il calore, la
compassione e soprattutto con la tenerezza dei suoi abbracci. Non
solo. Il suo amore ha preso forma nella materia e nel tempo si
è concretizzato in grandi e piccole opere a favore della
popolazione più disagiata del suo Paese: orfanotrofi, scuole
normali e per bimbi sordomuti, un centro culturale, una casa per
anziani, un ospizio, case per poveri e disabili, cure mediche di
base, dispensari caritatevoli, ospedali da campo, terapie yoga e
donazioni di sangue, pensioni sociali per vedove e donne povere o
disabili.
Anche se una volta era la gente che si recava dai ‘saggi’, in
questi tempi in cui la coscienza umana è così
disorientata e confusa forse è proprio necessario che siano
i saggi a spostarsi e ad andare dove il malessere dell’anima
è più forte e la richiesta di ascolto più
grande.
Isabella Bresci
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