Casa ecologica

La casa del futuro? In canapa e calce

Solo materiali naturali come la canapa, la calce e il legno per questo prototipo di abitazione presentato al MADE Expo. Esempio di bioedilizia e di un nuovo modo di costruire.

Le case del futuro saranno sempre più costruite con materiali naturali, capaci di assorbire grandi quantità di CO2 e di rendere confortevoli e salubri gli spazi interni. Questa è l’idea presentata dall’architetto Aldo Cibic e dai suoi collaboratori al MADE Expo, in collaborazione con l’azienda Equilibrium.

“Volevamo fare un progetto interessante dal punto di vista delle perfomance – spiega Tommaso Corà, uno dei collaboratori dello studio di Cibic che ha partecipato al progetto – in questo modo abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere ottimi risultati utilizzando materiali completamente naturali e sostenibili”.

La fibra di canapa è un materiale dai mille usi e dalle proprietà sorprendenti: “È totalmente ecosostenbile. – racconta Corà – È la pianta che produce più velocemente la maggiore massa vegetale, ciò significa che consuma più CO2 di tutti gli altri vegetali per crescere”.

Naturale quindi la partnership con Equilibrium, azienda lombarda che opera nel settore dell’edilizia, unica in Italia a realizzare due prodotti composti da fibra di canapa e calce, utilizzati appunto per abitazioni ad alta efficienza e a basse emissioni.

La casa in mostra al MADE. ©Francesco de Luca

“La canapa è un isolante naturale, termico e acustico – spiega Daniele Lombardo, Direttore Marketing di Equilibrium – in grado di regolare l’umidità grazie alla struttura delle sue fibre. Può infatti inglobare 10 volte più vapore acqueo che gli altri materiali naturali”.

Canapa e calce, un perfetto isolante naturale

L’abitazione quindi è completamente isolata e di conseguenza umidità e temperatura vengono mantenute costanti, ottima soluzione sia in termini di efficienza energetica e consumi, che di salute. Non solo, quando si parla di costruzione sostenibile, risulta che i materiali usati hanno un impatto praticamente nullo: “Dagli studi sul Life Cycle Assestment – sottolinea Lombardo – l’impronta ecologica del prodotto è negativa, ciò significa che la CO2 assorbita è maggiore di quella emessa durante tutto il ciclo di vita”.

Grazie alle caratteristiche fisiche del materiale di cui è composta, l’edificio ha bisogno di pochissima manutenzione: “la casa è totalmente ignifuga perché la canapa a contatto con la calce si mineralizza e diventa inoltre inattaccabile da muffe, batteri e roditori”.

Ecco la dimostrazione che è possibile sfruttare materiali semplici, dagli antichi usi e, coniugandoli alle tecnologie oggi a disposizione, creare la casa ideale, accogliente e a minimo impatto ambientale.

Fotografie a cura di Francesco de Luca

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