La Medicina Spagirica, la medicina dell’equilibrio
La medicina Spagirica nata con Paracelso nel 1493 deduce che nell’uomo sano le forze dense e sottili sono in perfetto equilibrio e che la malattia interviene quando tale equilibrio è spezzato.
Il nome “spagirica” proviene da due radici greche, “spaein” che significa estrarre e “ageirein” che significa riunire.
Il padre della medicina spagirica è Paracelso: nato a Einsiedeln (Svizzera) nel 1493, intraprese gli studi di medicina a Vienna e divenne professore all’Università di Basilea. Fu un avanguardista che appassionò i suoi studenti e compi’ guarigioni eccezionali. Scacciato dai benpensanti e amato dai poveri che guariva con la sua arte, trascorse la vita in povertà, intento a studiare, ricercare e preparare rimedi spagirici che sperimentò con successo.
Secondo Paracelso “Nel mondo c’è un ordine naturale di farmacie, poiché tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e colline sono farmacie”. Tutti i rimedi della medicina spagirica si basano infatti sull’uso delle erba. (foto di BSIP/UIG via Getty Images)
Quali sono le basi della medicina spagirica
La Spagirica si basa sulla convinzione che nell’uomo sano le forze dense e sottili sono in perfetto equilibrio e che la malattia interviene quando tale equilibrio è spezzato. La malattia dipenderebbe dunque da squilibri energetici che si manifestano solo in un secondo momento anche sul piano fisico. Per curare la malattia è necessario agire innanzitutto sulle parti piú sottili dell’uomo.
La Spagirica afferma che vi è una unità fondamentale, un’ origine comune tra le differenti manifestazioni della natura, e considera pertanto le relazioni che intercorrono fra il microcosmo (l’uomo), il macrocosmo locale (i tre regni minerale, vegetale e animale) ed il macrocosmo (il cosmo). Il medico, riconoscendo la causa della malattia, può trovare il giusto percorso di guarigione e ricondurre il paziente alla sua armonia. La vera guarigione però non può venire che dal paziente stesso; i metodi terapeutici si limitano a fornire gli impulsi necessari all’ auto-guarigione.
La medicina spagirica è un intreccio tra alchimia ed erboristeria
La scelta delle piante e dei minerali, a seconda del disturbo da riarmonizzare, è fondamentale. Poiché secondo la concezione alchemica tutto ciò che vi nel macrocosmo si riflette nel microcosmo, attraverso il principio dell’analogia è possibile riconoscere le caratteristiche e le qualità delle piante e dei minerali e utilizzarle per riequilibrare l’organismo. Ogni pianta e ogni minerale ha delle corrispondenze energetiche con i pianeti, con gli organi dell’uomo e possiede virtù terapeutiche particolari.
Secondo la medicina spagirica l’iperico ha poteri curativi sul sistema nervoso. Alcuni studi hanno provato la sua utilità nella cura della depressione. (foto di Bildagentur-online/UIG via Getty Images)
Per fare un esempio, l’Iperico, pianta solare che ama il calore e fiorisce durante il solstizio d’estate, porta in sé la caratteristica del Sole. Rinforza l’energia vitale, é un rimedio per l’esaurimento fisico e psichico ed un grande aiuto per il sistema nervoso.
E’ anche molto importante scegliere piante che siano fresche e assicurarsi che i tempi e i periodi della raccolta avvengano in armonia con il macrocosmo, ad orari particolari e seguendo le fasi lunari. Il processo di preparazione dei rimedi spagirici secondo le leggi alchemiche include una lenta fermentazione della pianta fresca intera, a cui segue una distillazione della miscela fermentata e una calcinazione del residuo non distillato. Si ottiene in tal modo una quinta-essenza, energia purificata, dal potenziale terapeutico molto elevato, depurata da ogni tossicità e perfettamente assimilabile dall’organismo. Questo processo non fa che imitare le leggi della Natura: putrefazione in autunno, lenta fermentazione in inverno e rinnovamento in primavera. Il rimedio spagirico è olistico perché concentra in sé le forze di guarigione del corpo, dell’anima e dello spirito.
Oggi i rimedi spagirici vengono apprezzati come efficaci terapie dolci. Possono essere usati con successo anche in combinazione ad altri medicamenti perché non provocano alcun effetto secondario e accelerano notevolmente il processo di guarigione.
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