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Passato alla storia come mago e ciarlatano, Paracelso fu invece uno scienziato di una immensa cultura ed esperienza che ha avuto il coraggio di contrastare la limitatezza della scienza della sua epoca.
Il vero nome di Paracelso è Teofrasto Bombasto VonHehenheim. Paracelso nacque a Einsiedeln il 14 novembre 1493. Fu nella sua città natia che apprese le prima lezioni di medicina da parte di suo padre. Frequentò varie università mediche e alla fine si laureò a Ferrara.
La sua vita fu molto movimentata e molti eventi furono arricchiti da Paracelso stesso. Certe sono le sue esperienze come medico militare durante la prima guerra veneziana e altre campagne militari come quelle in Danimarca e Svezia. Dopo aver girato di città in città, Paracelso morì a Salisburgo il 24 settembre 1541.
Per conoscere Paracelso più da vicino, lasciamo parlare i suoi scritti:
“Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.”
“Non è un medico colui che può vedere solo quello che è visibile da qualsiasi zotico. Il giardiniere esperto, guardando il seme, può dire qual genere di pianta nascerà da esso, ed egualmente il medico dovrebbe essere capace di percepire come le malattie abbiano origine ed in qual modo si svilupperanno (…) chi conosce l’origine della pioggia conosce anche l’origine della dissenteria; chi conosce l’origine dei venti conosce anche quella della colica; chi conosce le periodiche influenze delle stagioni può conoscere l’origine delle febbri intermittenti; il vero medico studia le cause delle malattie studiando l’uomo universale. In esso esistono tutte le malattie che furono nel passato e saranno nel futuro..”
Tuttavia il pensiero di Paracelso è ancora influenzato dalla forte religiosità della sua epoca
“Non sono né il diavolo né il medico a guarire, ma solo Dio attraverso la medicina.”
La concezione del mondo e della medicina di Paracelso, era estremamente all’avanguardia nel suo periodo storico. La sua irrequieta esistenza, che lo ha portato dalla nativa Svizzera a girare attraverso Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Svezia, Inghilterra, Polonia, Russia, molte altre regioni dell’Est europeo e addirittura India, lo hanno arricchito di un’esperienza pratica che lo ha sempre portato a considerare con maggior rispetto la conoscenza tradizionale delle donne del popolo che la sapienza insegnata nelle Università.
I brillanti e, allora, incomprensibili risultati che otteneva con metodi di guarigione assolutamente inusuali, a cui si aggiungeva un forte crisma in grado di suggestionare positivamente i pazienti verso la guarigione, il suo carattere irascibile e la sua vita sregolata, gli hanno valso l’inimicizia e lo screditamento da parte dell’establishment medico dell’epoca.
Paracelso era fermamente convinto che le forze del firmamento fluissero fisicamente e psicologicamente sull’uomo e che l’uomo dovesse avvalersi di diverse scienze tra cui anche l’astronomia, intesa come la conoscenza della relazione tra gli astri e gli esseri umani. L’uomo è il microcosmo che contiene in sé qualcosa di tutte le creature che esistono nell’Universo (macrocosmo):
“non vi è a in cielo né sulla Terra che non esista anche nell’uomo, e Dio, che è in cielo, esiste anche nell’uomo, e i due sono Uno”.
L’applicazione pratica dell’astronomia è detta da Paracelso magia, intesa come conoscenza spirituale sia della natura visibile che di quella invisibile e considerata arte in quanto non si può apprendere sui libri, ma deve essere acquisita con l’esperienza pratica.
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