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Riduci, riusa, ricicla. a si crea, a si distrugge, tutto si recupera. Le parole d’ordine dei tempi moderni sono scandite dalle 3R.
Riduci. Riusa. Ricicla. Ecco le 3 R. Compiendo questi tre passi nell’ordine,
ognuno, un’impresa grande o piccola, un’attività, ogni
persona, ognuno ha tutto da guadagnare.
Riduci.
Significa molte cose, a partire
dall’eco-design. Per studiare il processo del riciclaggio bisogna
partire dalla progettazione. Secondo stime dell’Unione Europea,
infatti, l’80% delle ricadute ambientali di un prodotto sono
originate in questa fase: quindi durante la progettazione devono
essere effettuate
le scelte più importanti riguardo i
materiali da impiegare, i metodi costruttivi:
interessante la strategia “Design for Environment”. Ridurre
significa anche ridurre i consumi energetici e aumentare
l’efficienza attraverso l’impiego delle migliori tecnologie: le
apparecchiature per ufficio oggi consumano l’80% di energia
elettrica in meno rispetto alle stesse degli anni Novanta.
Riusa.
Significa pensare a un riutilizzo del
prodotto prima di buttarlo. A partire dall’abbandono della
filosofia “usa&getta”, è possibile
privilegiare gli acquisti durevoli, di qualità,
capaci di garantire la massima longevità. Ricaricare,
usare “con stile”, attenzione e rispetto,
esercitare la creatività per riutilizzare tutto
quel che si può per un secondo impiego, garantiscono un
impatto più leggero sull’ambiente.
Ricicla.
Dopo aver ridotto e riutilizzato,
riciclare significa avviare il prodotto verso un corretto percorso
di disassemblaggio e riuso delle sue
diverse materie. Vuol dire ridurre i conferimenti in
discarica, aiutare l’ambiente, influire positivamente sulla
comunità evitando le frequenti “emergenze rifiuti”,
incentivare nuove tecnologie e nuove strade progettuali e
commerciali.
Per esempio, è il 98% energeticamente più efficiente
riciclare una lattina d’alluminio piuttosto che farne
una nuova da materie prime grezze. Il vetro ha
mille virtù. La carta è
facile da raccogliere. Le materie plastiche vengono
dal petrolio:
riciclandole, ci si risparmia l’uso di combustibili
fossili. Infine, si riduce la spazzatura (sporca, disordinata,
nociva per l’ambiente e per le acque) e
si evita di creare nuove discariche (che nessuno vuole
nella sua città).
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