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La premier Liz Truss dice no alla partecipazione di re Carlo III alla Cop in Egitto. Secondo i media, il re è molto deluso da questa decisione.
Alla Cop27 in programma a Sharm el-Sheikh, Egitto, dal 6 al 18 novembre 2022, non ci sarà re Carlo III. Il motivo? La premier del Regno Unito, Liz Truss ha invitato il re a non prendere parte alla conferenza.
Le motivazioni di questa decisione non sono state chiarite ma per il Sunday Times – che ha pubblicato l’indiscrezione – la nuova leader britannica, già oggetto di critiche per il suo piano economico che sta contribuendo alla svalutazione della sterlina, avrebbe intenzione di rivedere gli impegni dei britannici in materia di cambiamenti climatici.
Re Carlo III avrebbe dovuto tenere un discorso in occasione della Cop in Egitto. Ma la conferma della sua mancata partecipazione arriva direttamente da Buckingham Palace, da dove fanno sapere che la decisione “è frutto del consiglio dato a Carlo III” proprio dalla premier Liz Truss, alla quale il sovrano si sarebbe rivolto per un parere. “Con stima e amicizia reciproche, c’è stato un accordo secondo cui il re non avrebbe partecipato”, si legge nella nota.
Il corrispondente dal palazzo reale della Bbc, Jonny Dymond, ha detto che il re è dispiaciuto per questa decisione, dal momento che, da anni a questa parte, è molto coinvolto nelle questioni ambientali. L’anno scorso, alla Cop26 di Glasgow, aveva tenuto un discorso introduttivo insieme alla regina Elisabetta, scomparsa di recente.
Lo scorso novembre – quando ancora era principe – re Carlo III si era recato in Egitto, con l’approvazione dell’allora governo britannico, per sollecitare l’amministrazione egiziana nei suoi sforzi di collaborazione e incontrando il presidente Abdel Fattah Al-Sisi durante una visita programmata.
Ma ora è diverso: il palazzo reale avrebbe scelto di non mettere a disagio il re, che è consapevole “del ruolo del sovrano di agire su consiglio del governo”. Ma c’è chi, all’interno del parlamento, non è d’accordo con la decisione di Liz Truss: il deputato conservatore Tobias Ellwood si diceva speranzoso che “il buon senso avrebbe prevalso” e che al re “sarebbe stato permesso di andare in Egitto”, in quanto avrebbe rappresentato una voce rispettata a livello globale sui temi ambientali e la cui presenza avrebbe aggiunto “autorità” alla delegazione britannica.
Anche se, come fa notare il corrispondente dal palazzo reale della Bbc Jonny Dymond, la bocciatura di Liz Truss riguarda la partecipazione “di persona”, il che potrebbe lasciare la porta socchiusa per un eventuale contributo virtuale.
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