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Mercato nero di OGM in Brasile. I contadini sono rovinati

Mercato nero di semi OGM

Ogm

Un mercato nero sotterraneo illegale (ma ben noto) per piante OGM
cresce in Brasile. Però succede che i contadini che
acquistano semi che promettono migliori raccolti a costi inferiori
ottengono invece tracolli finanziari e danni alle piantagioni.

E’ l’articolo-denuncia pubblicato da Wired.com. Dopo un asprissimo
braccio di ferro un anno e mezzo fa la Corte Federale brasiliana
aveva autorizzato solo tre grandi industrie biotech a
commercializzare e diffondere semi OGM in Brasile, ma, a quanto
sembra, da almeno sei anni il fenomeno dell’acquisto illegale
è diffuso e sta assumendo dimensioni preoccupanti.

Ancor di più se si pensa che il Brasile è la culla
della biodiversità, e l’introduzione incontrollata di specie
vegetali aggressive comporta rischi ambientali elevatissimi.

Recentemente si sono registrati raccolti poveri e scadenti di
fagioli di soia in tutta la regione di Rio Grande do Sul, lo stato
più meridionale del Brasile.
Sono stati chiamati a investigare Rubens Onofre Nodari, professore
di genetica alla Santa Catarina Federal University, e Deonisio
Destro, professore alla Londrina State University. Il loro rapporto
(scritto in portoghese) chiarisce i fatti. I contadini hanno
piantato accanto alle piantagioni naturali semi geneticamente
modificati comprati da rivenditori clandestini della regione. E i
raccolti sono stati poveri. Secondo il rapporto “è
impossibile definire le origini di quelle piante OGM” ha dichiarato
Onofre. “Inoltre, i contadini non possono protestare ufficialmente
perché sanno che è illegale comprare e piantare OGM”.

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