Mimesis. In mostra a Milano i ritratti animali di Marco Grasso che sembrano scatti fotografici

Al Museo di storia naturale di Milano la maestria e la pittura dal carattere fortemente naturalistico di Marco Grasso incantano.

Ha solo 23 anni Marco Grasso ma una tecnica e una maestria degna di un navigato e veterano pittore. Quel che fa si chiama iperrealismo e rende le sue opere più simili a delle fotografie che a dei dipinti. Ad affascinare ancora di più sono poi i soggetti scelti da immortalare: gli animali, specie quelli più a rischio e quindi proprio per questo ancor più unici e preziosi. Dal 24 gennaio sino al 24 marzo al Museo di storia naturale di Milano la mostra Mimesis permetterà di ammirare questi capolavori. Scopriamo insieme l’arte e la storia di questo talentuoso professionista.

Marco Grasso, una passione diventata arte e mestiere

In una recente intervista televisiva, il giovane pittore originario di Cuneo ha raccontato quale sia stato il percorso che l’ha portato oggi a essere un promettente talento della Wildlife art e in particolare dell’iperrealismo. Tutto è partito da una semplice ma forte passione, quella per la natura e per la vita all’aria aperta. Marco ha fin da piccolo amato passeggiare nei boschi, attività che condivideva con il fratello gemello, e praticare birdwatching. La sua prima “opera” non a caso fu il disegno di un pettirosso che realizzò a soli 12 anni. Ma si era già cimentato con la realizzazione di insetti che trovava nei boschi e che riproduceva fedelmente. Poi sono venuti lo studio, la pratica assidua e la decisione di dedicarsi quasi esclusivamente alla ritrattistica animale. Oggi Marco ha già all’attivo diverse esposizioni di successo e i suoi dipinti sono fortemente riconoscibili e anche apprezzati dal pubblico.

Marco Grasso Bald Eagle 2022
Marco Grasso Bald Eagle 2022 © Marco Grasso

Dopo aver ammirato attentamente i suoi lavori, come il ritratto qui sopra dell’aquila, le parole della curatrice della mostra al Museo di storia naturale di Milano, Elena Di Raddo, hanno ancora più senso: “I suoi dipinti descrivono nei minimi dettagli la “pelle” – per usare il termine in senso ampio a indicare l’esterno, la superficie dei corpi – di animali selvaggi. Pellicce, piume, squame, carapaci sono indagati con il suo pennello in modo estremamente dettagliato, con una precisione tale da rendere quasi tattile la superficie dipinta.
Il naturalismo di Marco Grasso non è però da intendersi nel senso ottocentesco del termine, ma si tratta di una pittura che ha quale obiettivo la descrizione delle caratteristiche di corpi degli animali, fino a raggiungerne anche gli aspetti del loro carattere. Allo stesso tempo l’arte di Marco Grasso ha anche lo scopo di valorizzare la natura animale in tutti i suoi aspetti locali e globali. Per lui, come per tutti gli artisti dell’Artists for conservation (AFC), descrivere gli animali, isolati dal loro contesto, con una precisione che suscita ammirazione per la complessità, varietà e bellezza della natura in tutte le sue forme, significa anche essere consapevoli del valore della natura e della necessità che venga preservata”.

Mimesis: gli animali in mostra sono belli e a rischio

La mostra di Milano presenterà una bella panoramica del lavoro di Marco Grasso che può essere suddivisa in 3 ipotetiche sezioni. Troveremo infatti dei ritratti in acrilico su tela di animali piuttosto conosciuti come la zebra, il leone, il lupo e la civetta, colti in atteggiamenti o situazioni che fanno emergere le loro peculiarità fisiche e caratteriali. Un secondo gruppo di opere fa emergere l’attenzione dell’artista per il mondo animale grazie alla scelta dei soggetti ed ecco quindi i dipinti di specie più rare e minacciate, come la tigre siberiana, il panda gigante e il leopardo delle nevi. Tutti i soggetti vengono isolati e colti in tutta la loro magnificenza e unicità attraverso lo strumento pittorico, analizzati nei minimi dettagli con uno sguardo fotografico. Accanto alle opere iperrealistiche, verranno esposti anche alcuni ritratti realizzati in quattro monocromi (blu, verde, terra e rosso), che alludono a elementi ricorrenti in natura e uniscono simbolicamente tutte le opere in mostra come parte dello stesso habitat naturale. Un’ultima sezione è quella delle opere che rappresentano la maternità: Marco Grasso ha dichiarato di voler con questi soggetti madre e cuccioli creare un ponte tra spettatore e mondo naturale e generare empatia.

Mimesis. Ritratti animali di Marco Grasso è aperta sino al 24 marzo 2024 al Museo di storia naturale di Milano con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 17:30. L’ingresso è gratuito.

 

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