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Le attività di una miniera di piombo, ormai chiusa da vent’anni, hanno avvelenato la città di Kabwe, in Zambia, e messo in ginocchio migliaia di persone a causa della tossicità del suolo.
Quasi un secolo di estrazione e fusione del piombo ha portato la città di Kabwe – con una popolazione di circa 300mila abitanti, a 130 chilometri dalla capitale zambiana di Lusaka – dall’essere un centro fiorente a uno altamente inquinato. Questo è dovuto al fatto che la miniera di proprietà del governo chiamata Zambia consolidated copper mine (Zccm), chiusa nel 1994, ha rilasciato fumi che trasportavano particelle di terreno contenenti piombo a livelli pericolosi, che hanno poi raggiunto la città e le comunità circostanti. Ad aggravare la situazione è stata anche la mancanza di un processo di bonifica dopo la chiusura della miniera.
Un’analisi condotta dalla Banca Mondiale nel contesto di un progetto terminato nel 2011 ha mostrato che l’inquinamento da piombo a Kabwe è elevato, ma è stato fatto poco per rimediare alla situazione nelle comunità colpite. Si stima che la quantità di piombo nel suolo sia dieci volte più alta dei livelli di sicurezza statunitensi, raggiungendo addirittura picchi più alti in alcune zone. Questo percheé, mentre era in funzione, non c’erano leggi che regolamentavano le emissioni generate dalla miniera e dalla fonderia.
“Il livello di piombo nel sangue dei bambini è risultato essere sopra al livello di sicurezza di 5 microgrammi per decilitro di sangue. Nella maggioranza sono stati registrati 45 microgrammi per decilitro, un livello che causa danni cerebrali, epatici e uditivi, mentre otto casi il valore registrato è risultato addirittura superiore ai 150 microgrammi per decilitro, punto in cui la morte è il risultato più probabile”, si legge nel rapporto. “I bambini, in particolare i neonati, sono le vittime principali perché tendono a ingerire maggiormente, soprattutto quando iniziano a giocare all’aperto, mettendo le mani nella terra e poi in bocca”.
“Quasi il 75 per cento di tutti i bambini esaminati a Kabwe ha bisogno di un’urgente terapia chelante, un trattamento medico per rimuovere i metalli o i minerali dal corpo”, secondo il rapporto Copperbelt environment project del 2015.
Ad esempio, il ventunenne Mathews Daka, che per due anni ha cercato piombo nella discarica di Kabwe insieme ad altre persone con poca possibilità di occupazione, oggi sembra più piccolo della sua età e dopo gli esami del sangue ha scoperto di essere affetto da avvelenamento da piombo. “La mia condizione non è migliorata e, ancor peggio, a volte vomito e spesso mi sento stanco. Non sono riuscito a trovare le medicine giuste, l’ultima volta che le ho comprate è stato nel dicembre 2016. So che dovrò vivere con questa cosa tossica nel mio corpo per sempre”.
“L’esposizione al piombo avrà un effetto a lungo termine sulle persone di Kabwe”, ha affermato Ireen Chipili, responsabile di comunicazione e informazione presso l’Environmental management agency dello Zambia. Il leader della comunità Charles Mulenga sostiene che i giovani di Kabwe debbano ricevere una formazione imprenditoriali per essere autonomi nel mondo del lavoro. “Come diretta conseguenza della chiusura della miniera, molte persone hanno perso il lavoro e il supporto sociale della Zccm è, in pratica, terminato. Questo ha portato a una maggiore povertà, scarsa igiene, scarsa qualità dell’acqua potabile, malnutrizione, dissenteria, colera, malaria, Hiv/Aids, tubercolosi e inquinamento dell’aria”.
Nonostante gli importanti rischi per la salute, i minatori che cercano piombo in modo abusivo spesso riescono a trovare 14-15 chili al giorno di questo metallo, che viene poi rivenduto sul mercato nero per cinque dollari al chilo. E a causa dell’assenza di leggi che regolamentano la gestione della discarica, i minatori disperati a volte vengono arrestati arbitrariamente dalla polizia e costretti a pagare fino a 10 dollari per essere rilasciati. Eppure, il sindaco di Kabwe, Prince Chileshe, ha sminuito gli studi affermando che “l’avvelenamento da piombo non è un vero problema per Kabwe in quanto non è diffuso, né grave come affermano alcuni rapporti. Solo quattro aree del nostro distretto sono risultate positive a livelli preoccupanti di piombo”.
Il tasso di disoccupazione nella provincia centrale, dove si trova Kabwe, raggiunge il 10 per cento, che è il secondo più alto del paese dopo la regione di Copperbelt (12,7 per cento), secondo lo Zambia labour force survey del 2014. Questo dimostra come la ricchezza di minerali, una volta il bene più prezioso del paese, si è trasformata nell’ostacolo più grande. Il risultato è che la vita delle comunità è stata rovinata per sempre.
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