La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Papa Francesco, lottare per l’ambiente è un atto di fede
In anticipo rispetto alla pubblicazione dell’enciclica papale sull’ambiente, prevista per l’estate 2015, papa Francesco ha indetto per oggi, 28 aprile, il vertice internazionale “Proteggere la Terra e conservare la dignità dell’uomo: le dimensioni morali del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile”, con lo scopo di sollecitare la partecipazione al dibattito sulla dimensione morale della protezione
In anticipo rispetto alla pubblicazione dell’enciclica papale sull’ambiente, prevista per l’estate 2015, papa Francesco ha indetto per oggi, 28 aprile, il vertice internazionale “Proteggere la Terra e conservare la dignità dell’uomo: le dimensioni morali del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile”, con lo scopo di sollecitare la partecipazione al dibattito sulla dimensione morale della protezione dell’ambiente.
© Franco Origlia/Getty Images
Quello dell’ambiente è un tema caro a papa Francesco, il quale già nel 2013, sulle orme del suo predecessore Benedetto XVI, aveva predicato l’importanza di proteggere la natura. Oggi, a distanza di due anni, il Papa ha indetto nella Città del Vaticano un summit incentrato sul coinvolgimento dei governi dei paesi industrializzati sulla questione ambientale e sulla necessità di promulgare leggi nazionali per la riduzione delle emissioni che causano il riscaldamento globale.
© Franco Origlia/Getty Images
Il portavoce del Vaticano ha reso noto che il vertice si concentrerà sulle relazioni che intercorrono tra la povertà, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico, “il collegamento intrinseco fra il rispetto per l’ambiente e il rispetto per le persone”. In vista della Cop 21, la conferenza sul clima di Parigi, l’economista Jeffrey Sachs della Columbia University e il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon hanno preso parte alla conferenza per supportare le scelte di papa Francesco nella stesura dell’enciclica sull’ambiente.
Il capo della Chiesa cattolica proclama la lotta contro i cambiamenti climatici un “atto essenziale per la fede”. La distruzione della natura, ha dichiarato il Papa, è il moderno peccato mortale.
© Franco Origlia/Getty Images
Dopo la Cop 20, la conferenza sul clima di Lima, in cui gli stati dell’America Latina si sono rifiutati di attuare le politiche climatiche sostenendo lo sviluppo delle economie locali, deboli e inquinanti, è chiaro quanto sia necessario arrivare alla conferenza di Parigi con un coinvolgimento forte da parte di tutti i paesi industrializzati.
Prima ancora della Cop 21, negli Stati Uniti a settembre 2015 non sarà sufficiente la popolarità del Papa tra i lobbisti e i membri del congresso. Durante le trattative diplomatiche e le assemblee legislative Papa Francesco dovrà avvalersi solo di una coalizione internazionale unita intorno ai temi ambientali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Siamo tutti contenti del compromesso trovato alla Cop28 sulle parole, perché le parole sono importanti. Ma quando si passa all’azione?
Il testo finale della Cop28, quello che contiene anche il bilancio delle azioni fatte e quello che c’è da fare contro la crisi climatica, è stato approvato dalla plenaria.
Durante la Cop28 di Dubai, i rappresentanti arabi dell’Opec si sono riuniti a Doha per far fronte unico contro il phase out dei combustibili fossili.
Phase out, phase down, unabated. Cerchiamo di capire meglio il significato delle parole della Cop28, al fine di orientarci meglio nelle prossime ore quando arriveranno nuove bozze e nuovi documenti da analizzare.
Alla Cop28 di Dubai si attende una nuova bozza del Global stocktake, dopo quella, estremamente deludente, pubblicata lunedì. Segui la diretta.
L’Italia è stata protagonista nella dichiarazione su agroalimentare e clima, la Emirates declaration. Sulla convergenza tra questi due temi vuole costruire anche l’agenda del G7.
Riuscire a non farsi influenzare dal contesto è sempre difficile per un giornalista. A Dubai lo è ancora di più, ma questo non deve inquinare il racconto del risultato che verrà raggiunto dalla Cop28.
Nella giornata a loro dedicata, i giovani parlano di occupazione militare, economica, fossile. Mentre l’Opec chiede ai “propri” delegati di rigettare l’accordo, al-Jaber si dice “fiducioso che qualcosa di speciale possa accadere”.