
Dai Massive Attack a Billie Eilish, alcuni artisti impegnati per l’ambiente si distinguono più di altri per le loro iniziative, messaggi e azioni concrete.
Il 5 novembre a New York si terrà la terza edizione di Pathway to Paris, un grande evento a difesa dell’ambiente con concerti e incontri di artisti e attivisti.
Patti Smith ha presentato all’Onu l’edizione annuale di Pathway to Paris, l’iniziativa a difesa dell’ambiente che il prossimo 5 novembre la vedrà esibirsi sul palco della Carnegie Hall di New York insieme ad altre leggende della musica, tra cui Joan Baez, Michael Stipe dei R.E.M., Cat Power, Talib Kweli e Flea dei Red Hot Chili Peppers.
Oltre ai concerti, non mancheranno incontri con attivisti quali Bill McKibben e Vandana Shiva, che animeranno le discussioni sul cambiamento climatico organizzate dal programma dell’Onu per lo sviluppo (Undp) con le ong Pathway to Paris e 350.org, il gruppo internazionale per l’ambiente fondato da McKibben a cui andranno i proventi dell’evento.
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“In quanto artisti non dobbiamo solo intrattenere, ma invogliare e incoraggiare al cambiamento”, ha dichiarato Patti Smith, sottolineando come il vero cambiamento nasca dall’ottimismo e dall’agire, strumento per resistere senza sentirsi paralizzati. La poetessa ha così echeggiato il discorso sul ruolo dell’arte in tempi di crisi della figlia Jesse Paris Smith, co-fondatrice con la musicista Rebecca Foon di Pathway to Paris nel 2015, anno in cui si svolse la grande marcia sul clima di New York.
“Sono onorata ed entusiasta di essere parte di questo evento”, ha commentato Joan Baez. “Il cambiamento climatico è il problema del nostro tempo e richiede a tutti noi, musicisti, attivisti, responsabili politici e imprenditori, di fare davvero la differenza”.
Pathway to Paris, che quest’anno avrà luogo alla vigilia della conferenza globale sul clima Cop23 a Bonn, in Germania, tra le altre iniziative concrete dopo l’uscita di un album nel 2016, lancerà il progetto delle “1000 città“: mille città del mondo saranno invitate a raggiungere, se non addirittura superare, gli obiettivi dell’accordo di Parigi, impegnandosi ad abbandonare i combustibili fossili e a diventare completamente rinnovabili entro il 2040.
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