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A Monteriggioni, dal 9 all’11 ottobre, si svolgerà il primo festival italiano dedicato alla cultura del viaggio lento, all’insegna della scoperta e dell’esplorazione.
In un’epoca in cui la velocità è un valore assoluto, contraddistinta da spostamenti sempre più rapidi, comunicazioni istantanee e pasti pronti in cinque minuti, andare piano è un atto rivoluzionario.
Lo spostamento lento è il protagonista dello Slow Travel Fest, il primo festival in Italia dedicato alla cultura del viaggio lento, che si terrà nel borgo toscano di Monteriggioni dal 9 all’11 ottobre. Riappropriarsi del territorio attraversandolo con lentezza, a piedi e in bicicletta, sena inquinarlo e vivendolo con occhi nuovi, godendo dei luoghi, degli incontri e del cammino.
La manifestazione, giunta alla quarta edizione (prima si chiamava però Festival della Viandanza) e organizzata dalle associazioni Ciclica e il Movimento Lento, sarà completamente gratuita ed è dedicata a tutti i viaggiatori. Sarà una tre giorni di incontri, arte, musica, cinema e, naturalmente, escursioni, alla scoperta del territorio lungo la Via Francigena, la principale arteria di turismo lento in Italia.
Il programma prevede una grande varietà di incontri, si potrà ascoltare il geografo ed esploratore Franco Michieli, pioniere del viaggio lento e promotore di una camminata ancestrale, senza telefono, Gps, ricetrasmittenti, mappe, bussola e orologio, come un animale migratore o un umano antico. Michieli presenterà il suo ultimo libro, La vocazione di perdersi, piccolo saggio di come le vie ritrovano i viandanti, e prenderà parte ad un’escursione aperta a tutti della durata di tre ore.
Il libro incarna alla perfezione lo spirito del festival, esaltando il movimento lento e l’osservazione, in grado di far riemergere facoltà umane sopite, come la capacità di orientamento senza bisogno di strumenti artificiali.
Altri protagonisti del festival saranno lo scrittore e ciclista svizzero Claude Marthaler, autore di incredibili peregrinazioni in bicicletta in tutto il globo, Darinka Montico, la donna che ha percorso l’Italia a piedi e senza un soldo, Luca Gianotti, direttore editoriale di Edizioni dei Cammini e lo scrittore Paolo Ciampi, che spiegherà come il cicloturismo possa rappresentare una possibilità per saldare il legame con i propri figli.
Il divertimento per i più piccoli sarà garantito da spettacoli teatrali itineranti, esibizioni circensi e laboratori a cielo aperto per imparare a fare musica con materiali naturali, riconoscere le tracce degli animali e costruire una bussola. Sarà inoltre un’occasione di incontro e di confronto per gli operatori che promuovono la cultura del turismo lento, settore in continua espansione.
Nel corso dell’età moderna si è acuito il distacco tra l’uomo e la natura, la sua casa originaria. Per provare a colmare questa distanza e a recuperare l’autenticità della vita (partendo dal presupposto che sia più autentica ed essenziale un’escursione nel bosco rispetto a camminare in una città trafficata con gli occhi incollati allo schermo dello smartphone) il primo passo è andare piano.
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