
Approvata la legge che aumenta il contrasto ai reati sugli animali, ma che soprattutto cambia la prospettiva culturale. Anche se manca ancora qualcosa.
Si celebra la Giornata nazionale del gatto, istituita in Italia 25 anni fa in onore degli animali domestici più affascinanti e imprevedibili.
Vi sarà certamente capitato, se avete un gatto, di sorprenderlo a fissare il vuoto, oppure il muro come se potesse scrutarvi dentro. “Mi dà sempre un brivido quando osservo un gatto che sta osservando qualcosa che io non riesco a vedere”, ha scritto in proposito la poetessa britannica Eleanor Farjeon.
Dai gatti potremmo imparare molto, ad esempio concetti variabili come il tempo e l’importanza delle cose. Il 17 febbraio si celebra in diverse nazioni europee una giornata dedicata a questi straordinari felini, la Giornata nazionale del gatto, istituita proprio in Italia più di 25 anni fa, grazie alla giornalista Claudia Angeletti della rivista “Tuttogatto”.
La data è stata scelta perché febbraio è il mese dell’acquario, il segno zodiacale che contraddistingue gli spiriti liberi ed indipendenti. Numerose sono le iniziative dedicate ai gatti, mostre fotografiche, conferenze, dibattiti e, soprattutto, raccolte di cibo e fondi per aiutare i gatti randagi. In Italia sono oltre due milioni e mezzo i mici senza casa, le principali colonie feline sono a Roma, Torino, Napoli e Milano.
In passato i gatti, animali misteriosi per antonomasia, venivano considerati una sorta di ponte tra il mondo umano e quello extra sensoriale e venivano attribuiti loro poteri magici. Questa visione non è del tutto sbagliata, i gatti infatti possono percepire gli ultrasuoni e sono in grado di anticipare eventi che solo più tardi verranno percepiti dai nostri sensi. I gatti scandagliano l’ambiente circostante con le proprie vibrisse (i baffi) che avvertono l’animale degli spostamenti d’aria, della presenza di ostacoli e perfino delle variazioni dei campi magnetici e della pressione atmosferica.
Le più grandi civiltà della storia hanno venerato i gatti, dagli antichi greci ai romani, che cremavano i gatti morti e ne disperdevano le ceneri sui campi per propiziare un buon raccolto. Nell’antico Egitto il gatto era considerato una vera e propria divinità, la dea Bastet, figlia del dio del sole Ra, era raffigurata come un gatta e chi faceva del male ad un felino era passibile di pena di morte.
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Approvata la legge che aumenta il contrasto ai reati sugli animali, ma che soprattutto cambia la prospettiva culturale. Anche se manca ancora qualcosa.
Catastrofi e conflitti stanno diventando sempre più frequenti in tutto il mondo. In un contesto simile, la salvaguardia di persone e animali richiede approcci strategici, che tengano conto anche del legame uomo-animale.
Oggi in Italia e nel resto d’Europa si celebra il gatto, l’animale più affascinante e imprevedibile delle nostre case.
Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
La struttura andrà ad ampliare il già esistente canile della Muratella, e darà precedenza a chi ha adottato un animale da canili o gattili.
Ce lo ha ricordato l’orca Tahlequah che, come già accaduto nel 2018, ha perso un cucciolo e ne culla tristemente il corpo, prima di lasciarlo andare.
Dopo 60 anni di ricerche, è stata scoperta la mutazione genetica che tinge di ginger la pelliccia dei gatti.
Prevista per ora l’uccisione di 30 esemplari, ma i lupi a rischio sono 170, con “l’aiuto” della Convenzione di Berna.
Un emendamento rende più difficile fare ricorso e a stabilire i calendari, oltre a Ispra, sarà un organo politico. Le associazioni scrivono al Quirinale.