La pakistana Malala Yousafzai e l’indiano Kailash Satyarthi hanno ritirato il Premio Nobel per la Pace nel corso della cerimonia che si è tenuta mercoledì 10 dicembre a Oslo, in Norvegia. L’annuncio era stato fatto il 10 ottobre. Entrambi hanno ringraziato per l’apprezzamento che il Comitato per il Nobel norvegese ha rivolto nei confronti dei “loro sforzi contro l’oppressione di giovani e bambini e in favore del loro diritto all’istruzione”. Il discorso tenuto dalla diciassettenne Yousafzai, la prima pachistana e la persona più giovane ad aver mai ricevuto il riconoscimento, è stato il momento più emozionante. La sua storia ha avuto le attenzioni dei mezzi d’informazione e della stampa internazionale dopo l’attentato che ha subito del 9 ottobre 2012 per mano di un gruppo di talebani che le hanno sparato un colpo alla testa mentre stava salendo a bordo dello scuolabus che la riportava a casa da scuola. Nobel Peace Prize laureate Malala Yousafzai @MalalaFund in today’s Nobel lecture: pic.twitter.com/6BWHNIOcIQ — Nobel Peace Center (@fredssenteret) 10 Dicembre 2014 “Sono qui per difendere i loro diritti, per far sentire la loro voce. Combatterò fino a quando l’ultimo bambino al mondo riceverà l’istruzione. Finché non vedrò tutti i bambini andare a scuola” ha detto Malala. Per raggiungere questo obiettivo ha anche svelato un suo desiderio: “Se potessi servire il mio paese nel modo migliore attraverso la politica, diventando primo ministro, allora sceglierei sicuramente di farlo”. La cerimonia è stata interrotta per pochi secondi quando una persona è salita sul palco sventolando una bandiera messicana davanti a Malala Yousafzai nel momento in cui è stata chiamata a ricevere la targa dalle mani del presidente del Comitato, Thorbjørn Jagland.