Pride

Stonewall, 50 anni dopo gli scontri a New York, la Polizia chiede scusa alla comunità Lgbtq

Nel mese del Pride, James P. O’Neill, capo della Polizia di New York ammette che l’irruzione allo Stonewall inn fu illegittima. “Ciò che accadde, non sarebbe dovuto accadere”. Anche se con 50 anni di ritardo, la comunità Lgbtq ottiene le dovute scuse.

“Ciò che accadde non sarebbe dovuto accadere. Le azioni della polizia di New York furono sbagliate, chiaro e semplice. Il modo di agire [della polizia] e le leggi erano opprimenti, e me ne scuso”. Giunge tardi, ma dal capo della Polizia di New York, il commissario James P. O’Neill, l’ammissione che l’irruzione nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969 da parte della polizia newyorkese nello Stonewall Inn – un bar del Greenwich Village, punto di riferimento della comunità Lgbtq – fu ingiustificata. Nel pieno del mese del Pride, che vedrà l’orgoglio gay manifestare e celebrare ciò che è stato conquistato sino a qui, una dichiarazione importante, un punto a favore della libertà e dei diritti. Di tutti.

Stonewall inn New York
Lo Stonewall inn oggi: nel 2019 si celebrano i 50 anni dei moti che ebbero luogo lì. ©Simona Denise Deiana

Nel mese del Pride un’ammissione importante per la comunità Lgbtq

Quella notte, senza un vero motivo, molti clienti dello Stonewall inn – circa 200 raccontano le cronache – vennero perquisiti, insultati, messi al muro. Da quell’irruzione, scaturì la rivolta dei presenti e di tutti i newyorkesi sensibili alla causa omosessuale. Un momento cardine, dopo il quale cambiò tutto. Soprattutto la consapevolezza degli stessi gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer che rivendicarono con forza i propri diritti.

Leggi anche: I moti di Stonewall, la rivolta Lgbtq a New York del 1969 che diede vita a un movimento

In questi giorni proprio a New York sono iniziate le celebrazioni e gli eventi per il Pride del cinquantenario dai moti di Stonewall, e non è dunque casuale la dichiarazione ufficiale della polizia newyorkese per la quale quella notte è stata sino a ora una macchia indelebile. Certo le parole di James P. O’Neill non cancellano quei soprusi e la violenza subita dalla comunità, ma sono un altro passo verso il raggiungimento di una reale parità.

Leggi anche: Un tour nella New York Lgbtq, eventi e luoghi da non perdere nell’anno del World pride

La platea alla conferenza stampa relativa alla sicurezza della città nel mese del Pride, a queste dichiarazioni del capo della Polizia, ha applaudito. Qualcosa sta finalmente cambiando.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati