Cos’è l’ecologia queer e perché può aiutarci ad avere uno sguardo più fluido e inclusivo sul mondo

Riconoscere la diversità della natura è un modo per avere una visione più inclusiva della società e integrare l’ecologia all’approccio queer.

  • Con ecologia queer si intendono tutte le teorie scientifiche volte a sconfessare la visione della natura come binaria ed eteronormata.
  • La natura è queer più di quello che pensiamo e la fluidità appartiene a una grande quantità di specie animali e vegetali.
  • Applicare un pensiero queer e modulare ai modelli di business conosciuti porterebbe molti benefici in termini di sostenibilità e inclusività.

Abbandonare una prospettiva eteronormativa e guardare la natura con le lenti della queerness ci aiuterebbe a essere più sostenibili: l’ecologia queer infatti abbraccia valori che possono dare vita a nuove soluzioni per questioni complesse, come ad esempio i cambiamenti climatici. L’ecologia queer riconosce la diversità della natura per ispirare un approccio più inclusivo e fluido al business, al design e alla cultura: mentre la Gen Z continua a rifiutare le tradizionali visioni binarie del mondo, dal genere allo stile di vita, i suoi valori si spostano verso l’espressione, l’accettazione e l’inclusività radicale.

ecologia queer
Un approccio più inclusivo e fluido al business, al design e alla cultura potrebbe portare benefici anche alla lotta contro i cambiamenti climatici © Spring Fed

Ecologia queer, generazioni a confronto ed ecoansia

A livello globale, sei Gen Z e Millennial su dieci hanno sofferto di ecoansia nell’ultimo mese mentre quasi la metà, il 42 per cento, ha intenzione di lasciare il proprio lavoro (o lo ha già fatto) a causa delle preoccupazioni sul clima. In tutto il mondo, i Gen Z hanno circa il doppio delle probabilità rispetto ai Millennial e il quadruplo delle probabilità rispetto ai rappresentanti della Gen X e ai Boomer di identificarsi come non-binari, compresi i pansessuali e gli asessuali. La “natura binaria” dopotutto non è l’unica nell’universo animale e vegetale. I funghi, ad esempio, non ce l’hanno: è raro che un fungo abbia solo due sessi biologici e alcuni , come lo Schizophyllum commune, possono accoppiarsi in ben 23mila modi diversi.

Schizophyllum commune
Lo Schizophyllum comune è un fungo che si accoppia in 23000 combinazioni diverse © Getty Images

Incorporando l’ideologia queer negli studi ambientali l’obiettivo è quello di sfidare la narrazione tradizionale e fornire delle alternative. L’ecologia queer è un insieme di teorie che mira quindi a unire la queerness e l’ecologia per spostare i paradigmi dal modo di pensare binario, rigido ed eteronormativo di comprendere la natura, verso l’interdipendenza e la fluidità. Queste pratiche intersettoriali e interdisciplinari mirano a confutare l’eterosessualità obbligatoria. Se le nuove generazioni saranno più inclini a guardare il mondo sotto altre lenti, come quelle della queerness, probabilmente anche i produttori di beni, servizi e prodotti culturali dovranno adeguarsi per trovare un linguaggio comune, più inclusivo e partecipe delle tematiche di sostenibilità.

La natura è molto più queer di quello che crediamo

La presunta eterosessualità, e quindi l’oppressione delle identità non eterosessuali, nella biologia è stata per secoli la base degli studi scientifici. L’intrinseca queerness della natura è stata a lungo ignorata, soppressa e respinta per riflettere il pregiudizio di fondo della società nei confronti delle identità di genere non eterosessuali e non-cis. Tuttavia, genere e e sesso in natura sono fluidi in una vasta gamma di specie animali e vegetali. La dualità, che riflette le nostre attuali norme sociali e visioni del mondo, viene definita “naturale” per convenzione, mentre le deviazioni da questa, come l’omosessualità ad esempio, vengono definite come “innaturali”. In realtà, non c’è nulla di innaturale nella queerness. La natura è molto più complessa di quanto crediamo e l’ecologia queer si propone di portare alla luce aspetti che possono aiutare il movimento per il clima a riflettere più accuratamente il mondo naturale.

ecologia queer
Tra i pinguini ad esempio sono state individuate relazioni omosessuali ed omoromantiche © Getty Images

La queerness è presente in innumerevoli specie animali e vegetali: un esempio comune sono le relazioni omosessuali e omoromantiche tra pinguini maschi. Sebbene l’omosessualità, in particolare, sia stata studiata in innumerevoli specie animali, siamo ancora riluttanti ad accettare la queerness come naturale. L’idea primitiva della riproduzione come ragione principale delle relazioni sessuali e romantiche limita la nostra comprensione oggettiva e scientifica della natura, alimentando al contempo una retorica anti-queer nelle norme sociali occidentali. Non solo la nostra comprensione della natura diventa la base per ciò che riteniamo naturale, ma anche per ciò che riteniamo morale o di buon comportamento. Ma affrontando la biologia come fluida, anziché rigidamente binaria, possiamo riesaminare la nostra concezione della natura che, a sua volta influenza, i nostri sistemi di credenze sociali.

Quali sono i modelli di business alternativi ispirati dall’ecologia queer

L’ecologia queer ispira nuovi modi di pensare che consentono alle aziende di allinearsi alle priorità dei consumatori. L’autore americano Jeffrey Hull ha introdotto l’idea dell’“età della convergenza”, spiegando che tutte le dicotomie radicate nel nostro cervello ci impediscono di creare nuovi modi di pensare per affrontare le questioni complesse, come il clima. Con l’appiattimento delle gerarchie, l’esplosione della diversità e l’emergere di organizzazioni virtuali in rete sarà necessario sviluppare un modo completamente nuovo di pensare e produrre. I leader del futuro dovranno avere questi requisiti, e così le società di beni e servizi, che si troveranno a fronteggiare realtà produttive e di mercato sempre più complesse.

l brand di abbigliamento brasiliani Osklen e Farm Rio, ad esempio, hanno fatto di questo aspetto una priorità assoluta nell’ambito delle loro iniziative per la diversità e l’inclusione, combinando l’utilizzo di materiali responsabili con la tutela dei lavoratori e delle minoranze. Afrika Prjoect è un marchio di lingerie e maglieria artigianale che si propone di risignificare la parola lingerie, allargandola anche all’universo maschile al quale tradizionalmente non viene associata. Moshions è un brand rwandese che propone collezioni genderless realizzate con materiali di recupero e ispirate alla tradizione manifatturiera del paese negli anni Venti del Novecento.

Rifiutare la caratterizzazione di genere nell’abbigliamento non solo è solo un modo per dare conforto a chi non si riconosce nel binarismo: offrire capi che si adattano a più tipologie di corpo ha una valenza tanto simbolica quanto pratica. Il pensiero interspecie diventerà una parte sempre più fondamentale della mentalità e dell’atteggiamento dei consumatori. Le aziende devono mettere in discussione il loro approccio etero-occidentale centrico al business, progettando nuovi modi per integrare  l’empatia nelle loro operazioni.

Afrika Project
L’obiettivo del brand è quello di offrire capi d’abbigliamento inclusivi realizzati con materiali responsabili © Afrika Project

Una mentalità interdipendente può aiutare i leader aziendali a cogliere la complessità dei cambiamenti climatici e a sviluppare soluzioni modulari. In un mondo sempre più polarizzato, l’ecologia queer consente alle aziende di adottare una mentalità meno radicale che celebra la diversità, l’inclusività e le prospettive multiple. Il nostro distacco dalla natura è evidente nel modo in cui ci descriviamo come superiori, evoluti e separati da essa e, in ultima analisi, ci sentiamo moralmente autorizzati a sfruttarla a nostro piacimento. Comprendere che noi siamo parte di un tutto, e che il modo in cui la società organizzata ha costruito le sue regole e i suoi valori non è l’unica strada possibile, è funzionale a cambiare il paradigma di vita e di consumo in favore di un atteggiamento più responsabile. Tanto nei confronti dell’ambiente, quanto nei confronti delle persone.

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