Kia e-Soul, l’urban crossover elettrico con 452 chilometri di autonomia. La prova, il prezzo e tutti i dettagli

Torna la cubica Kia e-Soul, per la prima volta solo elettrica. Design iconico, connessa, agile in città e divertente sulle curve. Prenotabile on-line, arriva sul mercato dall’estate in due versioni, 39,2 o 64 kWh.

Apparentemente semplice, quasi cubica. O boxy, come dicono negli Usa, dove da sempre è considerata “the most iconic vehicle in the Kia lineup”. Kia Soul è appena tornata, per la terza volta, e questa volta, almeno per il nostro mercato, è solo elettrica. Dunque a far la differenza è quella “e” davanti al nome: non più Soul, non più Soul EV, come accadeva nella scorsa generazione. Ma e-Soul. Non solo il nome a fare la differenza, ovvio. L’efficienza. L’autonomia elettrica. La connettività. E soprattutto un piacere di guida inaspettato. In breve: due le versioni, long-range da 64 kWh e standard-range da 39.2 kWh, batterie di nuova generazione, più efficienza energetica e un’autonomia rassicurante: fino a 455 chilometri. In Italia sarà in vendita dall’estate, ma se dovesse interessarvi, non attardatevi troppo, in Europa – dicono in Kia – le prenotazioni (on-line) sono già tantissime e il rischio (anche per l’esiguo numero degli esemplari disponibili per l’Italia), è doverla attendere a lungo. Prezzo da 39.600 euro, abbattibile fino a 6mila euro grazie agli incentivi (che però si stanno esaurendo velocemente).

La nuova Kia e-Soul, in arrivo per l'estate in due versioni ( long-range da 64 kWh e standard da 39.2 KWh), anche se ricorda il precedente modello è interamente nuova. ©Kia
La nuova Kia e-Soul, in arrivo per l’estate in due versioni ( long-range da 64 kWh e standard da 39.2 KWh), anche se ricorda il precedente modello è interamente nuova. ©Kia

e-Soul, di nuovo cubica. Dieci anni dopo

Lo stile si diceva… e-Soul è rimasta fedele a se stessa, sempre “boxy”, sempre iconicamente cubica. Piace o no, nessuna via di mezzo. Una caratteristica che negli anni le è valsa una lunga serie di importanti riconoscimenti, primo fra tutti ai Red Dot Design Awards del 2009, proprio al suo primo debutto dieci anni fa. Di lei si sono innamorati per primi esperti di designer indipendenti, docenti e giornalisti. Poi il pubblico. Che oggi ne ritroverà molte caratteristiche in questa terza generazione: design, praticità prima di tutto, e poi tutti i vantaggi di un’auto elettrica. Mica poco.

e-Soul, elettrica e urbana. Ma molto, molto, divertente

Il suo contesto ideale? Beh, nella definizione di “urban crossover” c’è la risposta. Kia e-Soul, a maggior ragione ora che è solo elettrica, è perfetta per la città. Si guida e si parcheggia con una facilità disarmante. Da dentro, seduti così in alto, si vede bene in ogni direzione. E dove non arriva l’occhio, arrivano sensori, radar e telecamere che monitorano lo spazio circostante (e-Soul è fra le prime auto ad offrire sistemi di guida autonoma di Livello 2) e aiutano nelle manovre. Ma l’animo urbano risiede altrove. In quel motore elettrico che, a seconda della versione scelta (potendo meglio la 64 kWh) che offre, specie con l’opzione “Sport”, un’energia da auto sportiva. Poi, quell’essere “boxy” si porta dietro altri vantaggi: un interno spazioso per cinque passeggeri, o la notevole versatilità. Le dimensioni sono rimaste ragionevoli: poco più di 4 metri la lunghezza, con un passo più lungo  per migliorare l’abitabilità. E la batteria è infilata sotto i piedi dei passeggeri, nel “pavimento”, dove non ruba spazio e dove il peso contribuisce ad abbassare il baricentro a tutto vantaggio della stabilità (che infatti è notevole).

Fra le novità della nuova Kia e-Soul, la possibilità di avere il sistema Sound mood lighting, 8 colori personalizzabili e 6  temi che illuminano l’abitacolo sfruttando i principi della cromoterapia. ©Kia
Fra le novità della nuova Kia e-Soul, la possibilità di avere il sistema Sound mood lighting, 8 colori personalizzabili e 6 temi che illuminano l’abitacolo sfruttando i principi della cromoterapia. ©KiaA bordo anche la cromoterapia

A bordo anche la cromoterapia

Dentro e-Soul è essenzialmente pratica. C’è tanto spazio, dedicato alle persone, ma anche ai bagagli e ai piccoli oggetti. C’è un comodo caricatore wireless per il telefono, perfetto per dire addio a cavi e prese Usb (che comunque ci sono sempre).  Dai pannelli delle porte, la notte, sbuca una suggestiva luce soffusa, otto colori, dall’eccitante rosso al rilassante blu, perfetti per chi apprezza la cromoterapia (volendo anche a tempo di musica). Poi, “gadget” come sedili riscaldati e ventilati,  o l’head-up display, un piccolo schermo che sbuca dietro al volante e che proietta davanti agli occhi le indicazioni del navigatore o la velocità. Molto comodo lo schermo touchscreen da 10,25 pollici che permette di visualizzare contemporaneamente informazioni diverse, tipo navigazione e sistema audio o previsioni meteo.

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La densità energetica, pari a 250 Wh/kg, è stata ottenuta grazie alla nuova composizione chimica delle celle delle batterie che consente di immagazzinare il 25 per cento di energia in più rispetto al vecchio modello. ©Kia
La densità energetica, pari a 250 Wh/kg, è stata ottenuta grazie alla nuova composizione chimica delle celle delle batterie che consente di immagazzinare il 25 per cento di energia in più rispetto al vecchio modello. ©Kia

e-Soul, fino a 452 chilometri di autonomia elettrica

Si diceva, due le versioni:  64 o 39,2 kWh? Già che l’autonomia oggi su un’elettrica è il dato più decisivo nella scelta, meglio puntare alla versione di punta che con 450 chilometri dichiarati rende la vita più semplice. Ovvio, budget permettendo… Dall’ultima versione, tutto è migliorato: motori elettrici più potenti, pacchi batteria ai polimeri di litio di nuova generazione per una maggiore capacità energetica (250 Wh/kg) a fronte di più leggerezza (la riduzione del peso è una delle sfide più grandi dell’industria dell’auto). La versione di punta offre 150 kW di potenza, come dire 204 dei “vecchi” cavalli.  Il risultato è notevole: e-Soul è veloce, scattante, agile in città e sorprendentemente divertente fra le curve. Quattro i possibili stili di guida proposti, da Eco a Sport, con una grande differenza di prestazioni e, ovviamente, di consumi.

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Su e-Soul l'ampio schermo di fronte al pilota permette di monitorare lo stato di carica della batteria e lo stile di guida. Inoltre, l'app UVO, compatibile su smartphone Android e Apple, offre agli utenti la possibilità di accedere a dati diagnostici sulla propria auto e sui viaggi, oltre alla possibilità di attivare una gamma di funzioni da remoto come la ricarica. ©Kia
Su e-Soul l’ampio schermo di fronte al pilota permette di monitorare lo stato di carica della batteria e lo stile di guida. Inoltre, l’app UVO, compatibile su smartphone Android e Apple, offre agli utenti la possibilità di accedere a dati diagnostici sulla propria auto e sui viaggi, oltre alla possibilità di attivare una gamma di funzioni da remoto come la ricarica. ©Kia

Si guida senza piedi (o quasi)

Facile sfruttare le possibilità di recupero energetico, indispensabile per massimizzare l’autonomia. Le leve dietro al volante permettono su e-Soul di gestire la frenata rigenerativa; in funzione del livello di recupero scelto si agisce su autonomia ed efficienza. Fra i quattro livelli di frenata previsti, l’ultimo, quello che prevede la massima rigenerazione, praticamente evita di usare i freni, soprattutto in città; interessante anche la possibilità, tirando a lungo una delle leve al volante, di frenare senza usare i pedali. A dirvi se state sfruttando al meglio le caratteristiche di e-Soul ci pensa un display sul quadro strumenti che mostra in tempo reale lo stato della batteria e l’assorbimento di energia.

Il pacco batteria sulla Kia e-Soul è montato nel "pavimento", senza rubare spazio a bordo. Lo spazio per passeggeri e bagagli è adatto a una famiglia. ©Kia
Il pacco batteria sulla Kia e-Soul è montato nel “pavimento”, senza rubare spazio a bordo. Lo spazio per passeggeri e bagagli è adatto a una famiglia. ©Kia

e-Soul, la ricarica si gestisce dallo smartphone

Ed ora veniamo alla ricarica, altro tema “critico” per chi sceglie un’elettrica. Kia e-Soul promette una ricaricata dal 20 fino all’80 cento in soli 42 minuti. La condizione?  Disporre di una colonnina fast-charger da 100 kW, rarissima in Italia, dove la rete offre più frequentemente stazioni con potenza fino a 22 kW o “fast” da 43/50 kW (per aggiornare il tempo necessario basta fare i conti…).  Meglio ipotizzare le 6 ore circa di una completa ricarica se si dispone di una wall station in garage. Dalla normale rete domestica, i tempi si allungano ulteriormente… La ricarica può essere gestita comodamente in remoto grazie al sistema Uvo Connect, che grazie a una Sim card connette l’auto permettendo di accedere, oltre alle informazioni su traffico in tempo reale, meteo e rete di ricarica, di accedere via smartphone all’auto, gestendone molte funzioni; utile la possibilità di programmare un itinerario e inviarlo direttamente all’auto, che sarà così pronta a partire.

Sensori, telecamere e radar, e-Soul è quasi “autonoma”

Sempre più presenti sulle nostre auto, i sistemi di sicurezza attiva, i cosiddetti Adas, sono presenti in modo massiccio su e-Soul: dal sistema anti collisione frontale a quello che segnala eventuali ostacoli nell’angolo cieco dello specchietto retrovisore, dal cruise control che regola automaticamente velocità e frenata in funzione del traffico al Driver attention warning che rileva la stanchezza di chi guida fino al Lane follow assist, sistema di guida autonoma di “Livello 2” che grazie a sensori, videocamere e radar mantiene distanze di sicurezza dalle altre auto, monitora la segnaletica stradale, mantiene la corsia corretta.

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